Alcuni anni fa, prima che incominciasse questa terribile guerra chiamata "seconda intifada", la Televisione israeliana, tra un programma e l'altro, mandava in onda il visetto di una bellissima bambina che con un sorriso pieno di fossette augurava "Shana' Tova' Israel".
Era un periodo di tranquillita' anche se non di pace, era un periodo pieno di speranze poi crollate miseramente e tragicamente, era un periodo in cui gli israeliani si sentivano generosamente pronti ad accettare qualsiasi concessione pur di poter incominciare una vita normale, senza paura di andare in autobus o al bar sotto casa.
Quel visetto e quel sorriso pieno di fossette sono scomparsi nel terrore che ci ha colpiti e oggi, a pochi giorni dal nuovo anno ebraico, 5764, non c'e' gioia, non c'e' aspettativa, siamo tristi, stanchi, mortalmente stanchi e viviamo nella paura che i terroristi palestinesi approfittino, come sempre fanno, delle nostre feste per colpirci, ricoprire ancora una volta le nostre strade di sangue e di fuoco e sommergere la nostra gente di lacrime e dolore.
Dopo tre anni di guerra e nessuna speranza all'orizzonte, il mondo ci condanna perche' vogliamo espellere il responsabile della nostra tragedia, il nostro mortale nemico.
Dopo tre anni di guerra abbiamo dovuto vedere ancora una volta i pacifisti duri e puri correre ad abbracciare Arafat mentre i corpi delle nostre ultime vittime ancora bruciavano sull'asfalto e lui, il nostro nemico, mandava baci e sorrisi a tutti quelli che lo acclamavano. Ma perche' poi lo acclamavano? Quale puo' essere il motivo per cui un terrorista viene acclamato?
Quindici morti tra noi, gli ultimi, 900 milioni di dollari rubati ai palestinesi e messi sui suoi conti privati eppure il mondo lo acclama.
Incredibile!
116 paesi su 133 votano contro Israele in suo favore, si leggono articoli pieni di livore: Arafat e' il leader eletto dei palestinesi, non si tocca!
Nelle dittature arabe, compresa quella palestinese, le presidenze durano a vita ma questo non disturba il democratico occidente. Sembra sia normale cosi'.
Arafat e' stato eletto nel 1996, con elezioni imposte e truccate. Fino a quando sara' "presidente democraticamente eletto" come hanno la sfrontatezza di dire i suoi ammiratori?
Quanti oppositori politici politici potra' ancora appendere per i piedi ai pali della luce, esposti, dopo averli sventrati, al ludibrio della folla?
Quanti miliardi di dollari potra' ancora rubare?
Quanti ebrei potra' ancora far ammazzare?
Quante porcherie sara' ancora libero di fare questo vecchio acclamato dal mondo e difeso dalle nazioni?
Ci ha negato la pace e ci ha rubato la speranza per la sua sete di potere eppure dopo tre anni di guerra dobbiamo assistere ancora e soltanto alla diffamazione di Israele.
Cosa avete in testa, Signori del mondo? e cosa avete nel cuore?
Fra due giorni in Israele festeggeremo il nuovo anno e tutti speriamo di poterlo fare senza lacrime e sangue.
Quella bella bambina col sorriso a fossette non si vede piu', al posto suo ci sono invece migliaia di bambini negli ospedali, bambini feriti, bruciati, bambini sopravissuti con biglie nel cervello, le biglie che i terroristi mescolano all'esplosivo per fare piu' male, bambini su sedie a rotelle, bambini morti anche se respirano. Mamme e papa' che piangono.
A tutti questi piccoli figli di Israele rovinati dal vecchio che il mondo acclama e a tutti noi che siamo qui a soffrire nel nostro amato Paese , io dico: