Russia, ecco il regime di Putin: assassinata l'attivista per i diritti gay Cronaca di Giuseppe Agliastro
Testata: La Stampa Data: 24 luglio 2019 Pagina: 14 Autore: Giuseppe Agliastro Titolo: «Attivista uccisa sotto casa. Si batteva per i diritti gay»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/07/2019 a pag.14, con il titolo "Attivista uccisa sotto casa. Si batteva per i diritti gay" l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Yelena Grigoryeva era una paladina della difesa dei diritti degli omosessuali in Russia. Una delle attiviste più note e più combattive. Domenica è stata uccisa vicino alla sua abitazione di San Pietroburgo: è stata accoltellata alla schiena e strangolata, secondo la testata online Fontanka le sono state inferte almeno otto pugnalate. Perché non è ancora chiaro, ma il sospetto è che a guidare la mano dell'assassino sia stata l'omofobia. Il nome di Yelena compariva infatti su un sito web da poco bloccato dalle autorità che istigava ad aggredire gli omosessuali. Un attivista suo amico, Dinar Idrisov, inoltre denuncia che la 41enne aveva ricevuto diverse minacce di morte e che le autorità non abbiano fatto nulla per proteggerla.
A destra, Yelena Grigoryeva
Aveva ricevuto minacce Yelena era sempre in prima fila nelle manifestazioni per la difesa dei diritti delle minoranze sessuali: una rarità in un Paese in cui una famigerata "legge contro la propaganda gay" tra i minori rende potenzialmente illegale ogni dimostrazione in difesa dei diritti degli omosessuali. Ma Yelena scendeva in piazza anche per protestare contro l'annessione russa della Crimea, contro le violenze sui detenuti e per chiedere la liberazione dei "prigionieri ucraini" in carcere in Russia. Per questo - racconta un'amica - era stata fermata dalla polizia «innumerevoli volte». Una foto pubblicata su Facebook la mostra con la bocca imbavagliata con del nastro adesivo rosso e in mano un cartello. «In Russia - vi si legge - ci sono oltre 5 milioni di omosessuali ma, a causa dell'ignoranza e dell'odio, vivono di nascosto». L'omicidio pare sia avvenuto nelle prime ore di domenica scorsa, ma il cadavere è stato ritrovato circa 12 ore dopo, nascosto tra i cespugli. Secondo i media locali, un uomo di 40 anni sarebbe stato fermato nell'ambito delle indagini sull'assassino. «L'attivista dei movimenti democratici, contro la guerra e per la difesa dei diritti Lgbt Yelena Grigoryeva è stata brutalmente uccisa vicino a casa sua», ha scritto Dinar Idrisov sui social. «Recentemente era stata vittima di minacce di violenza e di morte», ha aggiunto l'attivista, precisando che la donna aveva più volte sporto denuncia alla polizia. Le forze dell'ordine non dicono nulla a questo proposito, ma di certo Yelena Grigoryeva temeva per la sua incolumità. Pare che avesse addirittura chiesto a un amico di prendersi cura del suo gatto se le fosse successo qualcosa.
Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare: 011 /65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante