I24News, ecco come informare su Israele e Medio Oriente
Il caso delle demolizioni approvate dalla Corte Suprema israeliana, garante dei diritti di tutti
La Corte Suprema israeliana, istituzione che garantisce l'uguaglianza di tutti i cittadini dello Stato ebraico di fronte alla legge, ha approvato l'abbattimento di alcuni edifici costruiti nella zona A dei territori contesi (amministrata dall'Autorità palestinese di Abu Mazen) perché immediatamente a ridosso con la linea che separa i Territori da Israele, segnata da una barriera difensiva (che di solito i media definiscono erroneamente come "muro"). La Corte Suprema, guidata attualmente da un giudice arabo israeliano, si rende costantemente garante dei diritti degli arabi palestinesi, ma in questo caso ha ritenuto l'abbattimento indispensabile per motivi di sicurezza.
Pubblichiamo di seguito un video segnalato da Silvia Grinfeld tratto da I24News con l'intervista a Jeff Halper, israeliano portavoce del comitato contro la demolizione delle case molto critico del governo e perfino della Corte Suprema. Ecco il video, cliccare sull'immagine per aprirlo:
I24News è una televisione che i nostri lettori conoscono bene, in quanto possono guardarla gratuitamente cliccando sul logo in home page di IC. Gli studi sono a Tel Aviv-Yafo, dove lavorano 250 giornalisti ai programmi in inglese, francese e arabo, diffusi 24 ore su 24, ed è ormai diventata la maggior fonte di informazione sul Medio Oriente. Ogni lingua ha una sua propria redazione, i giornalisti sono ebrei, cristiani, musulmani, in una atmosfera molto laica. L'azionista di maggioranza è Patrick Drahi. I24News è diffusa anche in Paesi che sono esplicitamente contro Israele perché ha una linea critica del governo israeliano. In questo modo - con un compromesso intelligente - riesce a penetrare in molte case e a diffondere informazione sullo Stato ebraico, soddisfacendo nello stesso tempo l'immagina di facciata per renderla accettata da quella fetta di ascoltatori del mondo arabo che ne apprezzano il livello di qualità. Un particolare: non c'è una versione in ebraico (il motivo lo lasciamo all'intelligenza dei nostri lettori)
Patrick Drahi, azionista di maggioranza