Ucraina: trionfo di Zelensky, 44% alle politiche Cronaca di Giuseppe Agliastro
Testata: La Stampa Data: 22 luglio 2019 Pagina: 14 Autore: Giuseppe Agliastro Titolo: «Il trionfo di Zelensky. Oltre il 44% alle politiche»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 22/07/2019 a pag.14, con il titolo "Il trionfo di Zelensky. Oltre il 44% alle politiche" l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Nuovo trionfo elettorale per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Stando agli exit poll, il suo partito «Servo del popolo» si è aggiudicato il 44% dei voti alle elezioni parlamentari di ieri, superando di gran lunga tutti gli avversari. A tre mesi dal successo alle presidenziali, l'ex cabarettista conquista così una grossa fetta del Parlamento e consolida il suo primato politico nell'Ucraina piegata dalla guerra. Si tratta della più netta vittoria mai ottenuta da un partito ucraino da quando è crollata l'Urss. Ma nonostante il risultato da record, a Zelensky servirà un alleato per dare vita a un nuovo governo. Il problema è già stato risolto: ieri sera il presidente ucraino ha invitato «Golos» («Voce») a formare una nuova coalizione e il partito della rockstar Sviatoslav Vakarchuk ha subito risposto di sì. «Golos» ha ottenuto circa il 6,3% delle preferenze: tanto quanto basta per superare la soglia di sbarramento del 5% e andare al governo. Vakarchuk e Zelensky hanno molto in comune: dicono di voler annientare la corruzione e di volersi sbarazzare del «vecchio sistema» in mano agli oligarchi. Per questo godono di largo consenso tra gli ucraini esasperati dalle difficoltà economiche e delusi dalle promesse disattese del post-Maidan.
Volodymyr Zelensky
Subito dopo la pubblicazione dei sondaggi, Zelensky ha ribadito le sue priorità: mettere fine alla guerra nel Donbass, far tornare a casa i prigionieri e sconfiggere la corruzione. Obiettivi ambiziosi per un Paese che dipende molto dagli aiuti esteri e dove il Donbass è in parte occupato dai miliziani separatisti sostenuti da Mosca. Il filo-occidentale Zelensky sta dialogando con Putin. L'11 luglio i due presidenti hanno parlato per la prima volta al telefono. Mosca e Kiev trattano per la liberazione di centinaia di prigionieri. Ma per il conflitto nel Donbass non si intravede la fine. L'ennesima prova è il nuovo cessate il fuoco entrato in vigore nella notte tra sabato e domenica e subito violato.
Tanti volti nuovi I deputati che siederanno in Parlamento per i prossimi cinque anni sono per lo più filo-occidentali. Non mancano però quelli che guardano a Mosca. Il secondo partito è infatti «Piattaforma d'Opposizione», che ha raccolto circa l'11,5% e ha tra i suoi leader Viktor Medvedchuk, considerato molto vicino a Putin. Flop annunciato invece per l'ex presidente Poroshenko e per l'ex premier Tymoshenko, i cui partiti hanno preso l'8,9 e il 7,6%. Gli ucraini vogliono volti nuovi.
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