L'Europa non vuole rinunciare alla sua politica assassina di appoggio ad Arafat.
Il Ministro degli esteri francese de Villepin ha preferito evitare un incontro con Sharon pur di non cancellare la sua visita con il raiss palestinese.
Sharon ha avvisato che non ricevera' nessun rappresentente di un paese straniero che si rechera' a omaggiare Arafat perche' Israele non riconosce come partner un terrorista la cui strategia e' la cancellazione di Israele, un dittatore corrotto e pericoloso al pari di Saddam Hussein e Bin laden, un criminale che ha trasformato un'intera popolazione in un'arma terrorista suicida contro Israele.
Il buon senso suggerisce che tra una democrazia e una dittatura sia logico scegliere la democrazia ma l'ipocrisia europea non ha confini quando afferma che "Arafat e' il capo legittimamente eletto dal popolo palestinese": chiunque riceva il 98, 99% dei consensi non e' eletto dal popolo ma nonostante il popolo.
A causa di questo inestinguibile amore europeo per i terroristi arabi stiamo arrivando alle tragi-comiche, i ministri degli esteri europei saranno costretti a viaggiare molto e i cittadini europei saranno sottoposti a ulteriori tasse per pagare i doppi viaggi dei loro rappresentanti.
Il ministro degli Esteri spagnolo Ana Palacio dovra' fare due viaggi in cinque giorni, mercoledi' incontrera' Arafat poi tornera' in Spagna e domenica, come se niente fosse, andra' in Israele per incontrare Silvan Shalom, ministro degli Esteri israeliano.
Il ministro degli Esteri della Nuova Zelanda, dietro suggerimento europeo, ha dichiarato che incontrera' Arafat nonostante le proteste israeliane. Il risultato e' che Sharon non lo incontrera'.
E cosi' via col valzer, chi va e chi viene, chi preferisce Arafat "senza se e senza ma" come i francesi, e chi cerca di mediare facendo due viaggi in pochi giorni ma comunque lo si veda si tratta di un comportamento inqualificabile.
L'Europa ama Arafat e continua a sputare su Israele e il risultato e' tragico perche' il raiss terrorista ricomincia a sentirsi forte e potente e ha subito postposto l'incontro Sharon-Abu Mazen per far capire che "il capo e' lui e nessun altro".
Che sia stato de Villepin a suggerirgli di mettere i pali fra le ruote in nome della affettuosa amicizia di Chirac per Yasser? E' solo una supposizione avallata dal fatto che dopo l'incontro con il francese il raiss e' come risorto a nuova vita.
Certo e' che l'ANP ha un governo con due teste, una e' quella di un serpente velenoso che tentera' con ogni mezzo di far fallire qualsiasi piano di futura pace; l'altra e' forse l'unica testa pensante palestinese che desidera iniziare un dialogo con Israele.
Non ho dubbi che, con l'appoggio di quel mammuth che e' l'Europa, vincera' ancora la prima.