Gentilissima Signora Fait, Ho letto la lettera di Diodoro Cerritiello e la Sua risposta: è vero che Salvini, pur facendo l'elogio di Israele, continua ancora a mantenere simpatie putiniane (indipendentemente dai rubli o no che abbia ricevuto come insinuano i PD e i 5S), ma è pure vero che oltre a Salvini anche Berlusconi pur professando amicizia per Israele continua ancora a tenere stretti rapporti di amicizia con il signore del Kremlino. Sarà un'accorta diplomazia? In tal caso non conviene anche a Voi sfruttare l'occasione per dire ad entrambi i signori che stanno tenendo il piede in due scarpe o forse invitarli entrambi ad aprire gli occhi allo "zar" Putin. Altrimenti potrebbe rischiare di diventare un nuovo "Ras-Putin"! Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Oggettivamente chi è amico di Israele dovrebbe stare con Trump e non con Putin, verissimo! Purtroppo o per fortuna esiste la diplomazia che suggerisce di tenersi buona la Russia e il suo potentissimo capo. Anche Israele, nonostante gli stretti rapporti di alleanza e amicizia fraterna con gli USA, non disdegna alcuni rapporti con lo "Zar", riconoscendone il pericolo. Con un possibile nemico tanto forte e aggressivo forse è meglio intrattenere buoni rapporti onde evitare di vederci passare i missili sopra la testa. Rasputin, dopo aver contribuito a distruggere la Russia degli Zar, fece una gran brutta fine, fortunatamente i tempi sono cambiati e oggi, in occidente, la diplomazia cerca di evitare il peggio.
Un cordiale shalom