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Deborah Fait
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Il 25 Aprile visto da Israele 28-04.03
Ho seguito le celebrazioni del 25 aprile con apprensione perche' sapevo che gli amici di Israele sparsi in tutta Italia avrebbero partecipato alle manifestazioni con la bandiera della gloriosa e purtroppo dimenticata Brigata Ebraica e con le bandiere di Israele accanto a quelle italiane.

La mia apprensione era purtroppo giustificata ed ora, a celebrazioni avvenute, sono attonita e provo quel particolare senso di nausea che nemmeno un buon digestivo potrebbe guarire.

I soliti noti, i giovinastri attempati dei centri sociali, i no global, i pacifisti, la creme italiana insomma, hanno costretto i rappresentanti della Comunita' ebraica di Roma ad abbandonare le celebrazioni a causa degli slogan razzisti contro Israele.

"Chi semina terrore e' il vero terrorista! USA e Israele i primi della lista".

"Israele a morte", "Palestina libera"

E urlando questi vergognosi e inutili slogan sventolavano le bandiere palestinesi, c'e' stato anche un piccolo falo' per ridurre in cenere una bandiera israeliana e una americana. Solite scene di ormai quotidiana idiozia.

Strano il mondo! Va tutto a rovescio! I compagni manifestavano il loro odio contro i due paesi che avevano contribuito a liberare l'Italia dal nazifascismo e lo facevano sventolando le bandiere di un paese ancora inesistente i cui abitanti arabi erano stati tutti simpatizzanti e alleati di un certo Adolf Hitler.

Ma la conoscono la storia queste persone?



Solo nel pomeriggio, a manifestazioni ufficiali concluse, gli ebrei romani hanno potuto ricordare la Liberazione piantando nei pressi della Colonna Traiana, un giovane ulivo proveniente da Gerusalemme. Un solo striscione molto bello con la frase :

"25 aprile: Ricordiamo la Brigata Ebraica".



La classe non e' acqua, cari Fo e Agnoletto!

C'e' chi ce l'ha e c'e' chi non ce l'ha!



A Milano gli Amici di Israele, insieme ai radicali, si sono uniti al corteo portando alto lo striscione della Brigata Ebraica e le bandiere israeliane e italiane, seguiti dai lazzi, dalle offese, dalle provocazioni e dai petardi dei compagni "democratici" bardati con la kefiah e la solita bandiera palestinese.

Urlavano "Palestina libera, Palestina Rossa" e una ragazza, probabilmente colta da una crisi di odio isterico , ha aggiunto:

"Palestina rossa del vostro sangue"!

I soci dell'ADI, arrivati a Milano da ogni parte d'Italia, hanno continuato a sfilare imperterriti e orgogliosi di portare alto lo striscione che ricordava gli ebrei venuti dalla Palestina del Mandato Britannico a morire per aiutare gli alleati a liberare l'Italia.

La RAI ha parlato solo di striscio di tutta questa porcheria, e il Presidente Ciampi ha condannato le violenze verbali indirizzate al segretario della CISL Pezzotta ma ha dimenticato di deprecare i volgari insulti indirizzati a Israele e agli ebrei.

Spero che un galantuomo come il Presidente Ciampi riacquisti la memoria in tempo per esprimere solidarieta' alla memoria oltraggiata degli eroi della Brigata Ebraica e ad un Paese amico come Israele liberando noi italo-israeliani dalla sgradevole sensazione che la nostra patria d'origine sia ricaduta nel buio dell'antisemitismo

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