Germania: discendenti degli ebrei fuggiti alla Shoah chiedono la cittadinanza, no di Berlino Commento di Giampaolo Cadalanu
Testata: La Repubblica Data: 11 luglio 2019 Pagina: 20 Autore: Giampaolo Cadalanu Titolo: «I discendenti degli ebrei fuggiti: 'Berlino ci dia la cittadinanza'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 11/07/2019, a pag. 20, con il titolo "I discendenti degli ebrei fuggiti: 'Berlino ci dia la cittadinanza' ", il commento di Giampaolo Cadalanu.
Giampaolo Cadalanu
Una sinagoga in fiamme durante la Notte dei Cristalli
La Germania del passato li aveva spaventati e messi in fuga, quella di oggi è sicuramente meno minacciosa e sembra una meta ambita. Ma ritornarci non è facile: sono oltre un centinaio i discendenti di rifugiati ebrei che hanno lasciato il Paese ai tempi del Terzo Reich e che adesso chiedono alla Repubblica federale di riconvalidare la loro cittadinanza. La regola è compresa nella Grundgesetz, la Costituzione tedesca: chiunque durante i dodici anni di dittatura nazionalsocialista sia stato privato della cittadinanza tedesca per motivi religiosi, razziali o politici, ha diritto a essere riaccolto come cittadino. Ma centinaia di richiedenti, ha scoperto il Guardian , si sono visti respingere la domanda perché la cittadinanza si trasmetteva per via paterna. Alcuni, scrive il quotidiano britannico, sono stati esclusi dal procedimento perché fuggiti dal Paese dopo l’ascesa al potere di Adolf Hitler, il che in termini legali equivale ad avere rinunciato di loro iniziativa. A lanciare la storia è stata la signora Barbara Hanley, che ha scritto al giornale londinese raccontando la sua storia: nipote di un ebreo tedesco fuggito in Gran Bretagna nel 1938 dopo la Notte dei cristalli, ha chiesto di tornare in Germania. Ma i burocrati che hanno seguito la sua richiesta hanno deciso di respingerla perché sua madre aveva sposato un inglese, per poi dare alla luce Barbara nel 1945. E a quei tempi la nazionalità passava solo attraverso il padre. Hanley non ha accettato il rifiuto e si è unita ad altri discendenti respinti nella associazione Gruppo di esclusione dall’Articolo 116 che fa riferimento alla regola costituzionale e ne chiede il rispetto sostanziale. Anche l’Associazione dei rifugiati ebrei sostiene la causa, ricordando che molti parenti delle persone richiedenti sono stati uccisi durante la Shoah. Il "no" della autorità tedesche si è manifestato diverse volte negli anni, ma ora il problema è stato rilanciato dall’esito del referendum sulla Brexit, che ha spinto parecchi a chiedere la cittadinanza tedesca per restare nella Ue. Ma per il momento il ministero dell’Interno, chiamato in causa dal quotidiano inglese, ha risposto con un’argomentazione legale che esclude un trattamento diverso da quello previsto nella legge. Ma i discendenti dei perseguitati non mollano e hanno già trovato i primi sostenitori al Bundestag.
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