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La Repubblica Rassegna Stampa
29.06.2019 La Repubblica:Oltre a disinformazione, adesso scatta la censura
Così inganna i propri lettori

Testata: La Repubblica
Data: 29 giugno 2019
Pagina: 23
Autore: Redazionale
Titolo: «Israele Meretz sceglie Horowitz primo gay dichiarato a guidare un partito»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 23/06/2019, a pag.23, un redazionale con il titolo "Meretz sceglie Horowitz primo gay dichiarato a guidare un partito"

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Amir Ohana ministro israeliano della giustizia, + consorte con i figli,  LIKUD
paura di scriverlo, vero direttore ?

La censura ha le gambe corte, non se ne accorgeranno molti lettori del quotidiano diretto da Carlo Verdelli, abituati a trangugiare non solo la disinformazione su Israele ma anche la censura.
Horowitz, da sempre gay dichiarato, ex parlamentare, ma sconfitto quando si era candidato a sindaco di Tel Aviv (la gayssima TA che evidentemente aveva valutato che non basta essere gay per essere un buon sindaco) è stato eletto a guidare il partito di estrema sinistra Meretz. E fin qui va bene, la censura arriva con "
L'elezione di Horowitz arriva poche settimane dopo la nomina di Amir Ohana alla guida del dicastero della Giustizia, il primo ministro omosessuale dichiarato." Ohana è del Likud, scelto a quella importante carica proprio da Netanyhau, scriverlo per Repubblica era troppo, quindi avanti con lo sbianchettatore e la parola Likud scompare. Complimenti direttore Verdelli!

 Nitzan Horowitz, ex deputato alla Knesset, è stato scelto per guidare il partito di sinistra Meretz, divenendo così il primo leader apertamente gay di un partito politico israeliano. Il politico 54enne, parlamentare dal 2009 al 2015, ha ricevuto 459 voti rispetto ai 383 voti della leader uscente, Tamar Zandberg. L'elezione di Horowitz arriva poche settimane dopo la nomina di Amir Ohana alla guida del dicastero della Giustizia, il primo ministro omosessuale dichiarato. «Siamo pronti a cooperare con gli altri partiti della sinistra nelle prossime elezioni», ha affermato l'ex presentatore televisivo, facendo riferimento al voto del 17 settembre prossimo. Ad aprile, Meretz era riuscito a superare la soglia di sbarramento del 3,25 per cento e conquistare quattro seggi in Parlamento.

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