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Deborah Fait
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4° Perchè l' Europa non capisce Israele
Cosi', di primo acchito, uno potrebbe legittimamente pensare che l'Europa democratica nata dalle ceneri dei totalitarismi nazi-comunisti, dovrebbe essere completamente schierata con altre democrazie occidentali, diciamo quella americana e quella Israeliana. Invece no. Tutto sbagliato. la Vecchia Europa snobba e in molti casi e' nemica di queste democrazie, non solo, ma peggiora la situazione e mette in discussione la propria credibilita' schierandosi con le dittature islamiche e col mondo arabo feudale e retrogrado.

Non voglio impantanarmi nel cercare una spiegazione per l'antiamericanismo europeo, sentimento molto complesso, dovuto forse a invidia, forse alla frustrazione di essere stati salvati, i civili europei di cosi' antico lignaggio, dal nazi-fascismo proprio dai superficiali americani, privi di storia e di cultura... altro che noi..... !

Mi dedichero' invece all'antisionismo del vecchio continente, a quei sentimenti di odio molto sospetto che l'Unione Europea e tutti gli stati membri provano per Israele, piccola e unica democrazia del Medio oriente.

Navigando in vari forum italiani ho potuto realizzare che il sentimento di odio contro Israele e' molto radicato nell'opinione pubblica, ho letto giudizi spaventosi e spietati , mi sono sentita dire che i terroristi palestinesi sono dei martiri, e che i bambini israeliani ammazzati non lo sarebbero stati se i loro genitori non fossero andati a invadere la terra dei palestinesi. Quindi Israele, per il solo fatto di esistere, e' colpevole anche dei propri morti.

I media europei non sono da meno, la condanna a Israele e' sempre molto chiara, i fatti vengono cambiati, mistificati, letti solo in chiave filopalestinese, i colpevoli diventano vittime e le vere vittime, quelle che saltano in aria andando a scuola o mangiando una pizza, vengono disprezzate.

La politica dei governi europei e' anche peggio.

I loro rappresentanti vanno regolarmente a rendere omaggio ad Arafat anche dopo i piu' cruenti attentati in Israele.

Moratinos e Solana sono di casa al Mukata di Ramallah, il quartier Generale di Arafat.

Ambasciatori di grandi nazioni europee parlano di Israele come di un "piccolo paese di merda".

In Inghilterra, Belgio, Francia, Italia le manifestazioni contro Israele non si contano, giovani europei sfilano vestiti da kamikaze, centinaia di sinagoghe bruciate, attentati e aggressioni a ebrei, epurazioni, licenziamenti di israeliani dalle Universita', boicottaggio commerciale e scientifico.

Si, anche boicottaggio scientifico, nemmeno la cultura si salva da questa ossessione antiisraeliana.

I pacifisti vanno a fare da scudi umani ai palestinesi ma non pensano mai di andare a manifestare in Israele davanti ad autobus fatto esplodere da un terrorista/bomba con il suo carico di bambini e adulti indifesi. Mai visto un pacifista manifestare contro il terrorismo palestinese, tutti solidali con i kamikaze, i miliziani, i lanciatori di sassi e bombe, tutti imbombiti come spugne dalla propaganda araba grondante odio contro l'entita' sionista.

Cosa significa tutto questo?

L'Europa ha paura di essere aggredita dal terrorismo e allora dimostra agli arabi di essere solidale con loro nell'odio contro Israele e gli ebrei?

L'Europa non e' riuscita a cancellare l'antisemitismo dal suo bagaglio genetico?

I piu' negano: l'antisionismo, dicono, non e' antisemitismo; criminalizzare Sharon non e' odiare gli ebrei; noi europei siamo amici degli ebrei...... buoni.

Ma quali sono gli ebrei buoni?

La conferenza razzista di Durban ci ha dato modo di capire che gli ebrei buoni sono quei pochi fanatici del gruppo Naturei Karta che non riconoscono lo stato di Israele. Erano soltanto un paio a sfilare con i gruppi antiisraeliani ma il pacifismo europeo ancora ne parla e da due li hanno fatti diventare un esercito.

I Naturei Karta, piccolo gruppo ortodosso contrario a Israele/nazione, scomunicato dall'ebraismo tradizionale, e' molto amato dai pacifisti europei che lo sbandierano come gruppo di ebrei buoni perche' filopalestinesi, insieme ai soldati, traditori e disertori, israeliani e a quei gruppi di pacifisti israeliani che lavorano con i palestinesi in nome di non si sa che. Ebrei buoni.

Tutti gli altri, quelli che vogliono difendersi dal terrorismo ed esserne difesi, quelli che credono in Israele, quelli che amano il proprio paese e non lo rinnegano, quelli che, soldati ventenni, accettano l'inferno dei territori pur di salvare la vita ai loro connazionali e non piagnucolano e non scappano con la scusa ipocrita del pacifismo, tutti questi sono invece ebrei cattivi e vengono apostrofati con disprezzo come fascisti.

Dal 1967, data fatidica della svolta europea in chiave antiisraeliana al seguito del cambiamento di rotta dell'URSS, Israele ha tentato sempre invano di ottenere l'appoggio dell'Europa e solo chi conosce bene la storia del Medio Oriente sa quante speranze, quante delusioni, progetti, frustrazioni ha vissuto questo Paese nella lunga storia del suo conflitto con i palestinesi. Sulla sua pelle.

L'Europa sempre lontana, sempre critica, sempre nemica, sempre sprezzante!

L'Europa, in nome di un ipocrita terzomondismo cattocomunista, ha abbandonato Israele e lo lascia combattere da solo la guerra contro il terrorismo che a sua volta approfitta della tolleranza e delle giustificazioni di cui gode nel Vecchio Continente per colpire senza ritegno, con estrema crudelta' e barbarie.

L'Europa non capisce che la sua politica sconsiderata ha portato Israele sull'orlo del precipizio proprio perche' Arafat ha sempre saputo di poter giocare con gli europei, cosi' innamorati della sua kafiah inamidata, e di poter colpire Israele col terrorismo piu' spietato, sicuro dell'immunita' non appena avesse dichiarato ai suoi amici francesi, italiani, inglesi, danesi, svedesi che lui voleva la "pace dei coraggiosi come il suo amico Rabin".

Questa la frase chiave. Frase ipocrita, falsa, bugiarda anche perche' Rabin NON era suo amico. Rabin odiava Arafat con tutto il cuore e tutti hanno visto il disgusto sul suo volto mentre a Washington nel 1993, ha dovuto tendere la mano al terrorista travestito da agnellino. Quanto e' costata a Rabin quella stretta di mano? al momento forse un po' di mal di stomaco, in seguito la vita.

L'Europa ha sempre capito, perdonato, giustificato Arafat e, nonostante gli evidenti segnali del suo doppio gioco, gli ha sempre creduto ciecamente.

Questo immenso potere conferitogli dai vari Chirac, Prodi, Blair, Schroeder e , all'epoca del processo di pace, Clinton, ha convinto il raiss, nano della politica quanto gigante del terrorismo, di mandare a gambe all'aria Camp David per ottenere molto di piu', ottenere Israele. Chissa', forse qualcuno dei suoi amici gli aveva fatto delle promesse.

Bisognerebbe conoscere a fondo i segreti della politica per avere una spiegazione soddisfacente e plausibile dell'odio europeo contro Israele.

I motivi possono essere molteplici e sicuramente uno dei piu' probabili e' il ricatto del terrorismo.



Pero', alla luce di un' incomprensione lunga 40 anni, cosi' innaturale e inspiegabile, cosi' mostruosa e impietosa, si puo' affermare che l'Europa non ama Israele, paese degli ebrei, perche' non riesce ancora a liberarsi dall'antisemitismo che l'ha avvelenata per millenni.

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