Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 13/06/2019, a pag.14 con il titolo "Scud contro aereoporto civile, l'ultimo attacco dei ribelli sciiti", la cronaca di Giordano Stabile.
Continua la guerra per procura dell'Iran attraverso lo Yemen che lancia missili contro l'Arabia Saudita. Il regime degli ayatollah arma e di fatto dirige il terrorismo degli houthi.
Ecco l'articolo:
Giordano Stabile
I ribelli sciiti Houthi colpiscono con un missile un aeroporto nel Sud dell’Arabia Saudita, feriscono 26 persone e alzano ancora il livello dello scontro, che vede le forze saudite in questo momento in difficoltà. Riad li accusa di «crimini di guerra» perché l’obiettivo era uno scalo civile e fra le vittime ci sono donne e bambini. Ma i guerriglieri, che nel febbraio del 2015 hanno cacciato dalla capitale Sanaa il presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi, ora rifugiato a Riad, replicano che si tratta di una rappresaglia per i raid indiscriminati che da quattro anni colpiscono le città nello Yemen del Nord. Uno logica da «occhio per occhio» che rischia di rendere ancora più terribile una guerra che ha già fatto più di 80 mila vittime.
Terroristi Houthi in Yemen
Ieri mattina gli Houthi hanno preso di mira l’aeroporto di Abha, una cittadina a 125 chilometri dal confine con lo Yemen. L’ordigno, probabilmente uno Scud modificato, ha centrato in pieno la sala degli arrivi. Ventisei persone sono state ferite dalle schegge e da parti del tetto crollate. Fra loro anche tre donne e due bambini. Otto feriti sono stati portati all’ospedale, gli altri hanno riportato soltanto ferite superficiali.
Riad: “Dietro di loro c’è l’Iran”.
La Coalizione a guida saudita ha subito accusato i ribelli di «crimini di guerra» e sottolineato come gli Houthi abbiamo potenziato il loro arsenale missilistico «con l’aiuto dell’Iran». Riad ha promesso «rapide misure in risposta», cioè possibili raid su obiettivi nello Yemen. Il ministero della Difesa ha precisato che martedì i sistemi anti-aerei avevano già intercettato due droni diretti verso la cittadina di Khamis Mushait. Gli Houthi hanno replicato che l’obiettivo era la vicina base aerea. La loro tv Al-Masirah ha anche confermato che un missile balistico era stato lanciato su Abha, senza specificare l’obiettivo.
I ribelli insistono che si tratta di «autodifesa» contro i raid sauditi e il blocco che sta affamando la popolazione. «Il rifiuto di una soluzione politica – ha precisato il loro portavoce Mohammed Abdulsalam – rende inevitabile per il nostro popolo difendersi con tutti i mezzi». Mentre la mediazione dell’Onu è in stallo, i guerriglieri hanno moltiplicato gli attacchi. La scorsa settimana hanno scompaginato le linee saudite nella provincia di Najran, al confine settentrionale, conquistato «20 postazioni» e distrutto una mezza dozzina di blindati. L’attacco è arrivato dopo le offensive contro governativi sauditi e consiglieri emiratini nel Sud del Paese che ha visto, anche qui, i guerriglieri sciiti avanzare di molti chilometri.
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