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La prima cosa che un italiano che emigra in Israele si sente chiedere e': ma cosa sei venuto a fare qui?". Quando un "ole' chadash" (nuovo immigrato) arriva deve fare l'immancabile giro dei vari uffici. Si incomincia in aeroporto dove si riceve la '" teudat-ole" la prima carta d'identita', il tutto dura 5 minuti, presenti i documenti portati dall'Italia, l'impiegato schiaccia un bottone e dal computer esce la tua carta d'identita', quella provvisoria. L'impiegato ti guarda, ti dice "Bene arrivato in Israele" ti invita ad andare a bere qualcosa al bancone dell'ufficio, ti offre un dolcetto e poi col viso sconvolto ti chiede "ma perche'...dall'Italia..?" Dall'aeroporto ti portano in un centro di accoglienza, ti mostrano il tuo appartamentino, ti ripetono "benvenuto in Israele", ti ridanno da bere e da mangiare (in Israele si ingrassa sempre, e' il destino di tutti) e ancora il tuo accompagntore o accompagnatrice fa " italiana???? e perche' sei venuta in Israele???" Il giorno successivo si deve andare a iscriversi alla cassa malati e ognuno sceglie quella che preferisce, quella che gli amici gli consigliano. In Israele vi sono diverse "casse di malattia" tutte funzionanti in modo perfetto. Private e in concorrenza fra loro sono quindi una meglio dell'altra. Poi si va al Ministero degli Interni per avere la carta d'identita' definitiva, quella che ti accompagnera' tutta la vita, devi impararne a memoria il numero perche' te lo chiedono per qualsiasi cosa: per aprire il conto in banca, per comprare la lavatrice, per avere la carta di credito, per aprire la luce o il gas, per andare dal medico. Il numero della tua teudat-zeut sara' il numero della tua vita in Israele. Al Ministero degli Interni sono gentilissimi ma fermi e determinati perche' vogliono essere sicuri che tu sia ebreo. "sai - dicono quasi per scusarsi- molti vengono con documenti falsi prendono dal Governo soldi e prestiti e poi scappano" Certo Israele e' molto generoso con chi emigra, per mesi non devi pagare l'affitto del tuo appartamento al Centro di accoglienza, chi arriva da paesi come la Russia o l'Argentina riceve molte migliaia di shekel in regalo. Ti danno la possibilita' di acquistare la casa a tasso zero con mutui trentennali. E in ogni ufficio, in ogni negozio la domanda e' la stessa: "perche' dall'Italia....in Israele?" Fanno quasi tenerezza, l'ammirazione che gli israeliani hanno per l'Italia e tutto quello che e' italiano e' cosi' totale che non ne capisci il motivo. Si la musica, si il cibo, si la moda, si l'arte, ma nemmeno Israele fa schifo, gli dici e loro: no , e' vero ma l'italia e' l'Italia. L'Italia e' l'Italia. Come fai a deluderli e a dire loro che questo amore non e' ricambiato? Come fai a dirgli che molti in Italia parlano di Israele come del demonio? Non glielo dici e basta. Quando gli spieghi che hai lasciato tutta quella bellezza e quella comodita' perche' ami Israele e sei sionista allora si commuovono e dicono con dolcezza "kol ha kavod" (complimenti) . Kol ha kavod (complimenti) e "ha-kol hihie' beseder" (tutto andra' bene), "savlanut" (pazienza) e "motek" (tesoro) sono le prime parole che impari in Israele. Quello che pero' delizia letteralmente noi italiani, almeno quelli che sono qui come me da 6-7 anni e' l'efficienza della burocrazia israeliana e l'assoluta meravigliosa assenza delle "marche da bollo". Ti danno la carta d'identita' e non paghi. Ti danno il passaporto e vale 5 anni e lo paghi solo una volta, non lo devi bollare una volta all'anno. E ti avvisano quando sta per scadere. La patente la ricevi dopo un esame di guida e un mese prima che scada ( 5 anni) ti arriva a casa l'avviso "guarda che la tua patente scade fra un mese, vai alla posta a pagare e la riceverai a casa" . Tu paghi e dopo pochi giorni la patente con foto computerizzata ti arriva a casa. Raccomandata, puntuale, senza problemi. E non paghi piu' per 5 anni. Non paghi i ticket, se vai dal medico ti trattengono dalla carta di credito 10 shekel e poi non paghi piu' per i prossimi tre mesi. E lo fa il medico al computer non devi correre da un ufficio all'altro. Hai bisogno di una tac? la richiedi il lunedi' e te la fanno il martedi'. Hai bisogno di uno specialista? telefoni e ti senti rispondere " vuoi venire questa sera alle nove?" Perche' qui i medici visitano anche alle dieci di sera oppure alle 7 della mattina. Eppure nonostante questa realta' che manda in visibilio una come me che si e' sentita rispondere a Bolzano, alla richiesta di una visita oculistica, "telefoni -ribadisco- telefoni il 31 maggio", era il 1 settembre, nonostante questo, dicevo, gli israeliani si lamentano della loro burocrazia e parlano dell'estero come di un sogno. Dimenticavo, quel 31 maggio, a Bolzano, naturalmente mi sono dimanticata di telefonare , ho chiamato il 1 di giugno e mi sono sentita dire "finite le prenotazioni, richiami il 1 settembre" . Crisi isterica. Strano, da circa un paio d'anni non mi fanno piu' la domanda di rito "ma perche'... dall'Italia ....?" Che abbiano capito che , tuttosommato, Israele e' un grande paese? |
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