Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 03/06/2019, a pag. III con il titolo "Quel cortocircuito nelle scuole inglesi" il commento tratto dal Times.
In genere non siamo d'accordo con le posizioni al limite del fanatismo di Melanie Phillips, ma l'articolo di oggi fa eccezione. Quello che più è importante sottolineare è la pretesa da parte degli islamisti di demonizzare comportamenti e scelte sessuali non ritenute ortodosse e rifiutare ogni discorso di informazione seria sul tema. Al contempo è assurdo introdurre simili questioni nelle scuole elementari, mentre è giusto affrontarle più avanti.
Ecco l'articolo:
Melanie Phillips
"L'islam è contro il matrimonio omosessuale"
A Birmingham, la scuola elementare di Parkfield è stata assediata. Centinaia di genitori musulmani hanno protestato contro il suo programma No Outsiders, che ha insegnato agli alunni le relazioni Lgbt. Proteste simili sono esplose in altre scuole di Birmingham e si sono diffuse in altre città”. Così Melanie Phillips sul Times di Londra. “Questa è una collisione tra due forme di intolleranza. A Parkfield, ai bambini venivano impartite le lezioni di No Outsiders a partire dai cinque anni. Questa e altre iniziative simili in altre scuole derivano dal ‘2010 Equality Act’, applicato da Ofsted, che richiede la promozione dell’uguaglianza Lgbt. Da settembre del prossimo anno sarà obbligatorio insegnare ai bambini della scuola primaria a rispettare diversi tipi di famiglie, relazioni e identità sessuali tra cui le relazioni omosessuali e le persone transgender. Come può essere giusto che un bambino di cinque anni venga istruito sull’identità Lgbt quando non capisce nemmeno che cos’è la sessualità? Non è un vero e proprio assalto all’innocenza dell’infanzia? Inoltre, in una società libera i genitori hanno il diritto fondamentale di crescere i propri figli nei propri valori morali. Ecco perché i genitori sono sempre stati in grado di ritirare i propri figli dalle lezioni di educazione sessuale. Eppure ora viene loro negato il diritto di rimuovere anche i bambini piccoli da queste ‘relazioni’ profondamente controverse. Questo approccio autoritario e illiberale è un tradimento del valore britannico di ‘vivi e lascia vivere’. Alcuni musulmani, tuttavia, non ‘vivono e lasciano vivere’. Le idee sulla punizione degli omosessuali o sul ruolo inferiore delle donne sono davvero ostili ai valori britannici e occidentali. Le scuole britanniche sono state sottoposte a richieste aggressive da parte di genitori musulmani che volevano segregare le ragazze dai ragazzi o che chiedevano che le loro figlie fossero velate. Intolleranza significa imporre una visione agli altri. Sia gli zeloti laici sia i musulmani lo stanno mostrando da punti di vista opposti. Non esiste un ‘ca vallo di Troia’ nell’educazione britannica, ma due. Ciò che viene distrutta è l’autentica cultura occidentale. Ora è nel mirino sia dei laici illiberali sia dei suprematisti islamici, da lati opposti delle barricate culturali”.
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