IC7 - Il commento di Andrea Jarach
Dal 26 maggio al 1° giugno 2019
BDS a Milano
Mentre in Germania le associazioni del BDS vengono messe 'fuori legge' a Milano un mix di superficialità, malizia, ignoranza porta alla ribalta l’ennesima pagliacciata propal. Quello che appare grave ancor di più è che l’evento milanese si fregia sulla presentazione del logo del patrocinio del Comune. Molto importante è stato ancora una volta il ruolo dei media e la pressione della opinione pubblica. Tutto sarebbe passato sotto silenzio se il Giornale non avesse pubblicato un pezzo su questo evento e denunciato lo stupore nel vedere un evento di parte dove saranno discussi dati tanto falsati da essere stati giudicati impubblicabili anche dall’ONU. Un evento dedicato all’Apartheid israeliano. Verrebbe da indignarsi. Se questa denuncia avesse delle basi serie. Ma chiunque passi da Israele può constatare che è criticato ogni aspetto della vita del Paese, salvo il trattamento delle minoranze. Certo, le misure di sicurezza ci saranno sempre fino a che da parte araba ci sarà la volontà di guerra. Ma in un paese in cui un terzo degli israeliani di etnia araba (tra i pochi arabi che possono votare in libere elezioni) vota per partiti sionisti, sembra difficile poter sostenere che si pratichi apartheid. Ebbene la ripetizione ossessiva di questo concetto è l’arma che i propal utilizzano in spirito perfettamente coerente. Tanto alla fine da crederci a causa delle continue reiterazioni. E se c’è Apartheid allora si deve chiedere al mondo di isolare Israele come fu fatto con il Sud Africa! E come fu fatto? Con il sistema di Boicottaggio, Disinvestimenti, Sanzioni: BDS.
I risultati possono essere tragici per chi li applica: in Sud Africa vasta parte del Paese soffre oggi di totale siccità. Tanto che a Città del Capo la vita sociale è cambiata e i bambini si portano a scuola la loro tanica di acqua e nessuno può più fare la doccia e così via. Israele di recente non è stata ammessa a un convegno internazionale sull’acqua tenutosi proprio in Sud Africa. Ma Israele ha risolto il problema acqua con le sue tecnologie. Il BDS pensiero è coerente fino in fondo. Fino al suicidio. Anche l’azienda israeliana Sodastream, causa BDS, si è dovuta trasferire, dai territori contesi dopo il 1967, nel Negev a Rahat.
Centinaia di operai (soprattutto donne) palestinesi hanno così perso il lavoro. Una grande consolazione: il Parlamento tedesco ha votato di mettere fuori legge i movimenti BDS, considerati antisemiti. A Milano il motto degli antisemiti BDS è: “se mi chiami antisemita ti querelo”. E proprio per questo posizionamento riescono a suggestionare fasce importanti di opinione pubblica. Studenti, movimenti politici di estrema sinistra, e di estrema destra. Ma anche persone comuni che, vedendo poche contestazioni alle posizioni assurde e basate su false premesse dei BDS, ci credono e se ne fanno portatori. Torniamo all’evento di oggi. Il Comune di Milano nega di aver concesso il patrocinio. Ci auguriamo dunque che verranno applicate serie sanzioni agli organizzatori. I BDS, falsificatori della storia, lo sarebbero dunque anche dell’attualità. Da parte degli amici di Israele, voler associare la giunta comunale a questo evento, è sbagliato, fino a che non verrà prodotto l’effettivo patrocinio. Auspichiamo in proposito dunque parole nette di dissociazione da parte della giunta stessa. E se possibile arti legali volti a punire chi ha abusato di un patrocinio inesistente.