Gent.ma Sig.ra Fait,
Ieri ho avuto modo di conversare in metropolitana con un giovane evidentemente sprovveduto e in buona fede a proposito della questione medio-orientale e della terribile ventata di antisionismo qui in Europa, che io identifico tout court con il neonazismo. Dato che il discorso si stava facendo lungo,l'ho fatto venire a casa mia e gli ho mostrato delle foto, alcune positive (Anna Frank, Edith Stein, Primo Levi) ed altre negative (il famigerato "gran muftì" di Gerusalemme Amin el-Husseini con A.H. a Berchtesgaden). Gli spiegai che questo ineffabile aggeggio (chiedo scusa agli aggeggi veri e propri) era zio materno di Yasser Arafat, che ben conosciamo, e che si era recato da Hitler per farsi aiutare economicamente per la formazione di un corpo di SS islamiche in funzione antiebraica, in maniera da respingere (a mare) quegli ebrei che si rifugiavano in M.O. per fuggire alle persecuzioni naziste onde non finire fumati o saponificati in qualche lager che purtroppo troppi di voi hanno sofferto e da cui troppo pochi di voi sono scampati. Ma come sempre - dalla guerra del 1948 ad oggi - EREZ ISRAEL HA SEMPRE TRIONFATO.
Mi ha chiesto - domanda che reputo abbastanza intelligente - come mai ci sono certi ebrei come Moni Ovadia, Gad Lerner e qualcun altro di cui non ricordo il nome, che contro Israele sputano veleno e fango. Gli ho risposto che in ogni famiglia ci sono le pecore nere abituate a sputare nel piatto dove mangiano.
E purtroppo anche in questo caso questa regola non ha eccezioni. Ora le chiedo gentilmente se ho spiegato esaurientemente al giovane le cose come effettivamente stanno: se c'è qualcosa da aggiungere, qualcosa da togliere, qualcosa da cambiare.
Anticipatamente Todà Rabà e Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Nulla da aggiungere e da eccepire alle delucidazioni da lei date al giovane in questione. Con poche parole lei gli ha spiegato la situazione in modo chiaro. A volte serve anche soltanto inserite il dubbio nella mente degli sprovveduti o dei male informati per ottenere una piccola vittoria. La cosa fondamentale è insegnar loro a pensare.
Mi congratulo con lei e le invio un cordiale shalom.