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La Stampa Rassegna Stampa
27.05.2019 Giù le mani da Martin Luther King
Commento di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 27 maggio 2019
Pagina: 24
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Orge, violenze e 40 amanti. Gli audio segreti dell’Fbi infangano M. Luther King»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 27/05/2019, a pag. 24 con il titolo "Orge, violenze e 40 amanti. Gli audio segreti dell’Fbi infangano M. Luther King", la cronaca di Paolo Mastrolilli.

L'informazione che pesca nelle lenzuola per riscrivere la storia, screditando personaggi come Martin Luther King, è ignobile. Di King ricordiamo le battaglie per i diritti dei neri negli Stati Uniti e l'amicizia verso ebrei e Israele.
Fondamentale la sua definizione di sionismo, mentre le Pantere Nere (i neri per la rivoluzione) erano contro Israele.  Che figura l'FBI, una istituzione che meriterebbe una seria indagine

Ecco l'articolo:

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Paolo Mastrolilli

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Martin Luther King: "Quando le persone criticano i sionisti, pensano agli ebrei. Questo è antisemitismo"

Martin Luther King ha avuto oltre quaranta amanti, ha partecipato ad orge, e ha testimoniato uno stupro, guardando e ridendo mentre un pastore suo amico violentava una parrocchiana. Sono le rivelazioni sconvolgenti fatte da David Garrow, autore di una biografia del leader del movimento per i diritti civili, che sostiene di averle lette nei rapporti scritti dall’Fbi sulla base di registrazioni ancora segrete.
È noto che Edgar Hoover, per decenni potentissimo capo del Federal Bureau of Investigation, aveva messo sotto sorveglianza King, per cercare di distruggerlo nel timore che fosse membro del Partito comunista. Gli agenti nascondevano cimici ovunque andasse, nella speranza di incastrarlo. Le registrazioni sono custodite negli US National Archives, e non potranno essere pubblicate fino al 2027. Garrow, studioso americano che nel 1987 vinse il premio Pulitzer con la biografia «Bearing the Cross», ha scritto sulla rivista «Standpoint» che ha potuto leggere i rapporti relativi a vari incidenti. Per quanto odiosa fosse la pratica dello spionaggio, ha commentato che il loro contenuto, se confermato, «pone una sfida così fondamentale alla sua statura storica, da richiedere la più completa ed estesa revisione possibile».
Nel gennaio del 1964, ad esempio, gli agenti dell’Fbi avevano nascosto microfoni trasmettitori in due lampade della stanza occupata da King al Willard Hotel di Washington, vicino alla Casa Bianca. Il futuro Premio Nobel per la Pace era con il pastore di Baltimore Logan Kearse, e diverse fedeli: «Discutevano di quali tra le parrocchiane fossero più adatte ad atti di sesso naturali e innaturali. Quando una delle donne aveva protestato, dicendo che non approvava quella condotta, il ministro battista l’aveva immediatamente e forzatamente stuprata». King «guardava, rideva, e offriva consigli». Gli agenti erano nascosti nella stanza accanto, ma avevano continuato a registrare, senza intervenire.
Il giorno successivo, il leader dei diritti civili e una dozzina di altre persone avevano partecipato ad una «orgia sessuale, compiendo atti di degenerazione e depravazione». Una donna aveva resistito, e King le aveva detto che compiere quegli atti avrebbe «aiutato la sua anima». L’Fbi in seguito aveva mandato una lettera al pastore in cui lo definiva «una bestia diabolica e anormale», e lo incoraggiava a suicidarsi prima che le sue malefatte fossero rivelate al mondo. L’infedeltà di King era nota, e la moglie Coretta si era spesso lamentata della sua assenza. Lui le avrebbe suggerito di «uscire e avere le proprie relazioni sessuali». Lo spionaggio di Hoover era una pratica orribile e forse illegale, ma secondo Garrow quando il pubblico potrà sentire le registrazioni, la figura storica di King verrà distrutta.

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