Riprendiamo da LIBERO di oggi, 26/05/2019, a pag. 10 con il titolo "Gli iraniani hanno un'arma segreta, meglio per loro se fa cilecca", la cronaca di Mirko Molteni
Le armi iraniane in alto, in basso Federica Mogherini, alleata
del terrorismo di Teheran, ci auguriamo che faccia le valigie
dalla prossima UE
Mirko Molteni
■ Mentre aumentano le forze USA nel Golfo Persico, l’Iran evoca “armi segrete” in grado di affondare le navi americane. Tocca al generale Morteza Ghorbani, consigliere del corpo scelto dei pasdaran,alzarei toni: «Se gli americani commettono la più piccola scemenza,manderemo le loro navi a picco usando armi segrete». E conclude: «Abbiamo amici nella vasta regione dal Mediterraneo al Mar Rosso». L’accenno di Ghorbani ai numerosi alleati di Teheran è chiaro: dai libanesi Hezbollah alla Siria di Assad, dagli Huthi yemeniti all’Iraq a maggioranza sciita, dove peraltro ieri il ministro degli Esteri Javad Zarif ha effettuato una visita a sorpresa per assicurarsi che Baghdad sorvegli i soldati americani sul suo territorio.
LA MINACCIA
Sulle “armi segrete”, invece, aleggia il dubbio se sia una sparata propagandistica o se ci si riferisca ad armi già note, ma comunque pericolose. Specie il siluro a “supercavitazione” Hoot, copia iraniana del russo VA-111 Shvall. Un ordigno lungo 8 metri in grado di sfrecciare sott’acqua a ben 360 km/h, velocità sbalorditiva in un elemento liquido, grazie alla “supercavitazione”, ossia la formazione intorno all’ordigno di una bolla di gas che abbatte l’attrito con l’acqua. Ciò, unito al fatto che l’Hoot è spinto a razzo anziché a elica, rende tale siluro più simile a unmissile volante nell’aria. L’Iran ha decine di sottomarini “nani” classe Ghadir in grado di lanciare tali siluri tenendosi a distanze fino a 11 km dalle navi nemiche. Altra “arma segreta”, in verità già nota, potrebbe essere il missile da crociera Nasr, che gliiraniani hanno recentemente imparato a lanciare dai loro sottomarini in immersione.
LE FORZE IN CAMPO
La minaccia arriva nelle stesse ore in cui Washington decide di inviare 1.500 soldati in più nella regione, in aggiunta alla portaerei Lincoln, a una squadriglia di bombardieri Boeing B-52H sulla pista di Al Udeid,in Qatar, e a missili antiaerei Patriot. La pressione su Teheran è probabilmente voluta dal presidente Donald Trump per spingere gli iraniani a rifare da zero l’accordo sul nucleare firmato da Barack Obama nel 2015. Ma forte è il timore che una guerra in realtà non voluta né da Teheran, né da Washington, possa scoppiare «per errori di valutazione», stando a una lettera aperta inviata a Trump da 76 generali americani in pensione. A cominciare dal blocco dello stretto di Hormuz che imbottiglierebbe il 20% del petrolio del mondo causando un cataclisma sui mercati. Ma intanto la tensione permette agli USA di smerciare armi e munizioni per un totale di 8,1 miliardi di dollari ad Arabia Saudita, EmiratiArabiUniti e Giordania,proprio invocando la «deterrenza verso l’Iran», come ha detto ieri il segretario di Stato Mike Pompeo, per scavalcare il Congresso, contrario alla vendita. Fox News segnala, da «fonti di intelligence» che sanzioni e inflazione domestica starebbero già spingendo gli iraniani a tagliare i fondi destinati agli Hezbollah e a Gaza.
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