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Italia Oggi Rassegna Stampa
22.05.2019 Il velo islamico significa sottomissione
Commento di Simonetta Scarane

Testata: Italia Oggi
Data: 22 maggio 2019
Pagina: 14
Autore: Simonetta Scarane
Titolo: «Le mamme con il velo non possono accompagnare i figli in gita scolastica»

Riprendiamo da ITALIA OGGI del 22/05/2019 a pag.14 con il titolo "Le mamme con il velo non possono accompagnare i figli in gita scolastica" l'analisi di Simonetta Scarane.

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Tante varianti della sottomissione

In Francia, le madri che indossano il velo non potranno accompagnare i figli in gita scolastica. Lo vieta un emendamento appena approvato dal senato nella legge di riforma della scuola, denominata legge Blanquer. L'emendamento mira a proibire l'ostentazione dei segni religiosi ed è stato adottato contro il parere del governo: è passato con 186 voti favorevoli, perlopiù della destra, 100 contrari e 159 astensioni, secondo quanto ha riportato Le Figaro. La questione è rilevante e si ricollega al problema, già sollevato anni addietro in Francia, riguardo la possibilità che le madri con il velo possano accompagnare i figli nelle gite fuori dalla scuola. In particolare, i repubblicani hanno chiarito che durante una gita scolastica i genitori degli alunni diventano dei collaboratori occasionali del servizio pubblico. E, dunque, devono adottare la laicità imposta ai funzionari. Queste persone, secondo i senatori del gruppo LR (Les Républicains), devono dimostrare neutralità nell'espressione delle proprie convinzioni. Inoltre, è stato spiegato, l'emendamento intende proteggere i presidi e facilitare il compito degli insegnanti perchè «una gita scolastica è comunque un'attività della scuola». Fino a oggi sono stati i presidi a decidere, caso per caso, l'esclusione di determinati genitori in conseguenza del loro comportamento estremistico o militante. Indossare il velo, però, non era vietato. Nel 2012 una circolare dell'ex ministro dell'educazione, Luc Chatel, ricordava ai presidi che avevano la possibilità di impedire ai genitori che manifestavano le proprie convinzioni religiose, politiche e filosofiche di fare gli accompagnatori nelle gite. Ma, nel 2013, il Consiglio di stato, ricordava, al contrario, che il dovere di neutralità si può imporre soltanto ai funzionari. E invitava a una valutazione caso per caso precisando che la decisione di escludere dei genitori poteva essere giustificata soltanto dalla necessità di mantenere l'ordine pubblico e il buon funzionamento del servizio pubblico. Al senato, il ministro dell'istruzione francese, Jean-Michel Blanquer, ha ricordato che l'emendamento approvato all'interno della sua legge di riforma contraddice il parere del Consiglio di Stato. Inoltre, a suo giudizio, una misura legislativa sul tema delle mamme velate come accompagnatrici nelle gite scolastiche potrebbe avere qualche effetto controproducente anche se «siamo tutti desiderosi», ha detto, «di evitare che i presidi vengano a trovarsi in situazioni impossibili». Per la sinistra, il rischio del divieto appena approvato è che nelle scuole di alcuni quartieri non si faranno più gite e che sarà difficile trovare genitori disposti ad accompagnare gli alunni.

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