sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 

Giorgio Israel
<< torna all'indice della rubrica
La Francia inesistente di Tahar Ben Jelloun
Domenica 7 novembre è comparsa su La Repubblica una recensione di un libro di Ivan Jablonka su Jean Genet, a firma di Tahar Ben Jelloun. Il titolo della recensione è: “Antisemita e adoratore di Hitler? Sono soltanto menzogne”.

Tralasciamo il contenuto dell’articolo, dato che non conosciamo il libro, uscito in questi giorni in Francia. Magari avrà anche ragione Ben Jelloun.

Leggiamo piuttosto questa frase:

“Oggi in Francia c'è la tendenza a demonizzare qualunque intellettuale critichi la politica del governo israeliano e sostenga le popolazioni palestinesi. Questo si chiama terrorismo intellettuale”.

Sì, avete letto bene... Questo succede oggi in Francia. Proprio questo...

Scapperebbe da ridere se non ci fossero di mezzo cose serie.

Forse il signor Tahar Ben Jelloun pensa che in Italia non ci sia la stampa, la radio, la televisione, le linee telefoniche con l’estero e i collegamenti Internet. Forse pensa che siamo tutti selvaggi con l’anello al naso, e per questo, dato che è un gran difensore delle razze inferiori, ci spiega la verità amorevolmente: amore è una parola che ricorre spesso negli scritti di Ben Jelloun, un amore avvolgente come la stretta di un boa constrictor.

È la stessa persona che scriveva una ventina di anni fa queste amorose frasi:

“Israele è così, Stato superiore, che ha tutti i diritti e nessun dovere, che gode di un’impunità permanente, fiero e assoluto, moderno nell’esercizio della morte, antico nell’esercizio di una dialettica che deve presto o tardi condurlo a nuove dispersioni, cioè a un’apocalisse suprema, come una grande tragedia. Sarà solo. Unico autore del suo martirio. Solo di fronte al mondo che avrà rinunziato a capire alcunché del destino di un popolo nato per essere eletto e morto per esserlo stato”.

Le scriveva su Le Monde, il più importante quotidiano di Francia. Ma allora la Francia era una Repubblica Islamica, mentre oggi è tutto cambiato: lo sapevate, cari Italiani, che i francesi hanno eletto Presidente della Repubblica George W. Bush?

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT