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Informazione Corretta Rassegna Stampa
19.05.2019 Ricordiamo Ma'alot
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 19 maggio 2019
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Ricordiamo Ma'alot»

Ricordiamo Ma'alot
Commento di Deborah Fait

Era Yom HaAzmaut del 1974, il 15 maggio e Israele festeggiava il suo ventiseiesimo compleanno. In una scuola di Ma'alot, in Galilea, la festa finì di colpo quando un gruppo di terroristi palestinesi, provenienti dal Libano, entrò per fare strage di bambini. Erano del Fronte Popolare della Liberazione della Palestina (FPLP), avevano appena ucciso in un condominio una coppia con i loro figli di 4 e 5 anni. Unico sopravvissuto un bambino di 16 mesi, sordomuto, forse perché non si erano accorti della sua presenza. Oggi quel bambino vive a Rehovot, è un uomo cui tutti vogliono bene, va avanti e indietro per la via principale della città, si siede ai tavoli dei bar, le persone gli parlano e gli sorridono, gli ordinano il caffè, lui non infastidisce nessuno, è sempre da solo, pulito e ben vestito, si siede, a volte legge il giornale, borbotta qualcosa tra sé, poi si alza e corre via come se avesse un appuntamento urgente. Chissà se ricorda il giorno in cui delle bestie gli massacrarono la famiglia. Facevano così i terroristi palestinesi, entravano nei condomini e ammazzavano chi, ignaro, apriva loro la porta. Dopo questa prima strage i terroristi andarono verso la scuola, strada facendo ammazzarono altre tre donne e, appena entrati nell'edificio, presero in ostaggio un centinaio di bambini, dopo aver sparato al bidello e ad un primo gruppetto di ragazzini. Chiedevano la liberazione di 23 bestie assassine come loro, se Israele non avesse soddisfatto le loro richieste avrebbero ammazzato tutti i 115 ostaggi. Prima dello scadere del tempo un'unità della brigata Golani entrò nella scuola per liberare i bambini e i loro insegnanti, uccisero tutti i terroristi ma questi fecero in tempo, con i mitra e le granate, ad ammazzare quanti più ostaggi potevano. Li agguantavano per i capelli e sparavano a bruciapelo, i bambini, terrorizzati, si nascondevano tra i banchi rincorsi dalle belve finchè il massacro ebbe fine. 26 le vittime di cui 22 erano i piccoli alunni della scuola.
Vivevo in Italia e non ricordo di aver visto chissà quale indignazione per quella strage di innocenti in Israele. Era in periodo in cui Arafat e i suoi terroristi stavano conquistando il cuore degli italiani e Israele pagava il fio di avere stravinto la guerra del 1967 quindi chiunque ammazzasse un israeliano, anche se bambino, anche se in fasce, era considerato una specie di eroe. Come aveva osato Israele, attaccato su tutti i confini da 5 eserciti, vincere una guerra in soli sei giorni e in più conquistare territori storicamente suoi come Giudea, Samaria e Gerusalemme!
Sono passati 45 anni ma nulla è cambiato, Israele deve continuare a pagare la colpa di esistere e i suoi aggressori continuano ad essere considerati eroi.
Jeremy Corbyn ha commemorato la nakba, cioè la fondazione dello stato di Israele, catastrofe per gli arabi, partecipando a una manifestazione a Londra. Hamas ha ringraziato il leader laburista e possibile futuro premier britannico per la sua solidarietà. La folla urlante portava i soliti cartelli inneggianti alla distruzione di Israele. https://www.shalom.it/blog/mondo/corbyn-a-manifestazione-contro-israele-hamas-ringrazia-b446751
 Gli arabi sono maestri nello stupro della Storia e incolpano Israele se nel 1948 non è nato qui uno stato arabo per i palestinesi. La solita ennesima menzogna. Chi incitò i paesi arabi a rifiutare la risoluzione dell'ONU che voleva creare nella Palestina storica due stati, uno per gli ebrei e uno per gli arabi, fu l'amico di Hitler, il Muftì Amin al Housseini.
Lo stesso che sperava di distruggere Israele e poi prendersi tutto.
Fortunatamente gli arabi hanno sempre perso tutte le loro maledette guerre che si sono ritorte contro di loro. La cosa grave è che insegnano ai loro figli che la colpa è di Israele creando così generazioni di odiatori e futuri terroristi.
Solo pochi giorni fa la UE si è accorta che forse, chissà, è possibile che i libri di testo arabo-palestinesi incitino all'odio e alla guerra. Meglio tardi che mai, si dice, anche se niente seguirà a questa scoperta e tutto resterà immutato, l'odio, la violenza, i bambini che dichiarano di voler crescere in fretta per diventare "martiri" e ammazzare gli ebrei.
In Iran, in piazza Palestina a Teheran, altra grande manifestazione per la nakba, al canto di "A morte Israele", sotto l'orologio che scandisce le ore che mancano alla sua distruzione, come profetizzato da Alì Khamenei.
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Federica Mogherini alleata dell'Iran nucleare

Sabato scorso mancavano esattamente 8411 giorni per arrivare al 2040, anno fatidico destinato alla realizzazione del sogno cioè ridurre a "niente" l'entità sionista.
Un milione di persone ha partecipato alla manifestazione cui era presente anche Hassan Rouhani, l'amico di Federica Mogherini.
Ci lasciano ancora, generosamente, 21 anni di vita. https://www.lastampa.it/2017/07/05/esteri/iran-il-countdown-per-la-distruzione-di-israele-mancano-giorni-4n6rovPwPk10efQa0FThrO/pagina.html?fbclid=IwAR3F5z4722TzlLu91XZr8w7HQS1KDluM2M566lyAxci23OsVNhTvLTJgMV0
 In Europa la caccia all'ebreo continua. A Helsingborg, in Svezia, una donna di 60 anni, della comunità ebraica locale, è stata accoltellata nove volte da un musulmano dopo che un imam della città aveva definito gli ebrei "figli di scimmie e maiali".
Dalla Svezia, un tempo simbolo di libertà, gli ebrei fuggono. Malmoe è ormai una città musulmana, gli ebrei se ne sono andati  quasi tutti, in Israele stanno arrivano a migliaia dal nord Europa dove molte città sono in mano all'islam, alla sharia e all'ossessione antiebraica non solo dei musulmani,
i partiti della sinistra europea sono loro complici. Da decenni ormai parliamo e scriviamo dell'odio antisemita di cui l'occidente, pur dopo Auschwitz, continua a nutrirsi.
I palestinesi possono commettere le più orrende atrocità che il colpevole sarà sempre Israele. L'ossessione, dopo più di 2000 anni, non sembra avere fine.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut3@gmail.com

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