Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi. 18/05/2019, a pag.1 il redazionale dal titolo "Attacco a un campo profughi palestinese in Siria"
Leggere con attenzione il redazionale che segue, la sorpresa sta nel fatto che non viene nominato l'attaccante del campo profughi palestinese in Siria. Mai finora nessun giornale era arrivato a tanto, censurare chi ha causato morti e feriti lanciando razzi contro un campo profughi palestinese. Perchè ometterlo? Forse la paura di scrivere la verità, che ci sono due islam che si combattono uccidendosi a vicenda, meglio affrontare il ridicolo piuttosto che guastare l'immagine falsa di un islam che può solo venire attaccato da forze non islamiche? A quale livello è giunto il quotidiano ufficiale del Vaticano.
Sono almeno dieci i civili uccisi — tra questi quattro bambini — e trenta quelli feriti a seguito dell'esplosione di una serie di razzi lanciati martedì sera nel campo profughi palestinese di Neirab, a 15 chilometri a est della città siriana di Aleppo. Lo ha reso noto ieri l'agenzia Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi (Unrwa), specificando che la vittima più giovane ha solo sei anni e che sono diversi i feriti ricoverati che versano in condizioni molto gravi. Le esequie dei civili si sono svolte nella notte di martedì e tutti i servizi nel campo sono stati sospesi in segno di lutto. Le Nazioni Unite hanno condannato l'attacco, invitando le parti in conflitto a prendere tutte le misure precauzionali per garantire la protezione dei civili durante le ostilità. L'attacco è sopravvenuto nel momento in cui i profughi si apprestavano a prender parte alla cena di iftar, con cui i musulmani rompono il digiuno quotidiano nel mese sacro del Ramadan. Le ostilità intorno al campo profughi di Neirab si sono acuite negli ultimi tempi. A fronte di una sicurezza sempre meno efficace, le scorse settimane l'Unrwa ha chiuso sei scuole all'interno del campo, sospendendo il percorso di istruzione per oltre 3000 bambini palestinesi. Soltanto ieri, l'Onu ha deciso di riaprirne alcune, per permettere agli studenti di prepararsi in vista degli esami di fine anno scolastico.
Per inviare all' Osservatore Romano la propria opinione, telefonare: 06/69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante