Austria, velo vietato nelle scuole, protestano gli islamici Cronaca di Walter Rauhe
Testata: La Stampa Data: 17 maggio 2019 Pagina: 19 Autore: Walter Rauhe Titolo: «Il Parlamento vieta il velo nelle scuole. Islamici in rivolta: 'E' una vergogna'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 17/05/2019, a pag.15, con il titolo "Il Parlamento vieta il velo nelle scuole. Islamici in rivolta: 'E' una vergogna' " la cronaca di Walter Rauhe.
Walter Rauhe
Dopo il burqa e il niqab, l’Austria ha messo al bando anche il velo islamico. Con i voti dei partiti della maggioranza di governo - i popolari della ÖVP del cancelliere Sebastian Kurz e l’ultradestra della FPÖ del ministro per gli Affari pubblici Heinz-Christian Strache - il parlamento ha approvato la legge che vieterà d’indossare indumenti religiosi che coprano la testa all’interno di tutte le scuole elementari del Paese. Esclusi dal drastico provvedimento saranno solo indumenti che proteggono la testa dalla pioggia e dalle intemperie - come cappucci, sciarpe, berretti e veli - indumenti sanitari, ma anche la kippah ebraica trattandosi questa di una «piccola copertura» che copre solo una piccola parte della testa lasciando liberi gran parte dei capelli.
Tanti veli, una sola sottomissione
È più che evidente quindi che il discusso disegno di legge sia stato messo a punto esclusivamente per le giovani ragazze islamiche e i loro veli. Un aspetto discriminante che potrebbe mettere a rischio a livello giuridico e costituzionale il provvedimento del governo di centro-destra. Diversi deputati dell’opposizione e alcune associazioni in difesa dei diritti umani hanno già annunciato il ricorso alla Corte costituzionale federale e se necessario alla Corte europea. Verdi e socialdemocratici hanno aspramente criticato il disegno di legge del governo condannandolo come «macabra e inutile messa in scena ideata solo per conquistare i titoli dei giornali ma non per migliorare le condizioni di vita e di studio dei bambini». Una ferma condanna all’approvazione della nuova legge è arrivata anche dalla comunità islamica austriaca IGGO che ha definito il divieto come «vergognoso» e discriminatorio oltre che superfluo dal momento che il divieto colpirebbe solo una piccola parte delle bambine musulmane dal momento che la maggioranza di loro non indosserebbe comunque nessun velo. Il partito dell’ultradestra FPÖ non fa troppi misteri sul fatto che la legge mira soprattutto a lanciare un «chiaro segnale contro l’Islam politicizzato e più radicale» e di voler «liberare le bambine da ogni costrizione religiosa». Come mai però il governo ha deciso di escludere dal divieto le kippah ebraiche e anche il cosiddetto patka indossato dagli alunni della comunità Sikh al posto del tradizionale turbante? Già due anni fa il governo di centro-destra di Kurz aveva messo al bando in tutti gli uffici pubblici del Paese le coperture integrali indossate da alcune donne musulmane scatenando numerose azioni di protesta e happening satirici come quello di un gruppo di sciatori e motociclisti presentatisi completamente avvolti da sciarpe, passamontagna e caschi di fronte al parlamento di Vienna.
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