Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
Missili su Israele, ma i media ancora una volta non la contano giusta 06/05/2019

Missili su Israele, ma i media ancora una volta non la contano giusta
Commento di Deborah Fait

Immagine correlata
Una casa distrutta in Israele da un missile di Hamas

Vediamo di aggiornare i numeri. Ad oggi sono stati lanciati su Israele, da ieri mattina, 650 tra missili e ogive, sono stati ammazzati quattro israeliani, distrutte parecchie case, la popolazione nei rifugi, un milione e mezzo di persone, scuole chiuse. A questo punto uno si chiede "Che fare?" e la risposta che viene automatica dalla pancia è: bombardare a tappeto, finirla con Hamas, distruggere tutto, non cedere ai suoi ignobili ricatti. I missili che Hamas lancia hanno le rampe sui tetti delle scuole, dei condomini, persino sui minareti delle moschee così, se Israele rispondesse contro l'obiettivo, rischierebbe di far insorgere tutto il mondo islamico. "Israele colpisce anche le moschee" sarebbe l'urlo dei figli di Allah e seguirebbe un bagno di sangue, colpirebbero ovunque. Tutto questo è nella mente criminale di Hamas, ricattare Israele e costringerlo ad agire per sollevare tutto il fanatismo islamico contro ebrei e cristiani, chi c'è c'è, a loro non importa. La cosa principale, l'unica giusta e santa per loro è ammazzare gli infedeli, le scimmie e maiali ebrei e i crociati cristiani.

Immagine correlata

Hanno ricominciato a colpire perché vogliono far saltare l'Eurovisione che si terrà a Tel Aviv dal 14 maggio, vogliono farci piangere per Yom HaAzmaut, la nostra festa dell'Indipendenza, vogliono aumentare il numero dei morti che tutto Israele commemora per Yom HaZikaron. Come distruggere Hamas ed evitare una strage di civili arabi? E' molto difficile senza bombardare gli edifici, cioè i condomini civili, dove i capi di Hamas e della Jihad hanno i loro rifugi e dove tengono nascosti i depositi di armamenti. Dunque civili abitazioni e ospedali sono praticamente il nascondiglio di vere e proprie santabarbara (collegati ai tunnel che sbucano nel Sinai) dove i terroristi attingono per colpire Israele. Al TG1 Carlo Paris parla di edifici crollati e di morti a sia in Israele che a Gaza senza accennare agli armamenti nascosti nei condomini di civili abitazioni. Credo che anche i giornalisti più onesti siano all'oscuro di questo crudele cinismo di Hamas, far morire la propria gente perché poi il mondo condanni Israele che deve distruggere i depositi per poter aver salva la vita dei propri cittadini. Purtroppo quattro civili israeliani sono stati uccisi dai missili e una decina di palestinesi dai bombardamenti successivi di Israele. http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-24c7adb7-6b1d-4520-9aea-2d51fb815767-tg1.html Israele vive sul filo del rasoio da 70 anni, giorno dopo giorno, ora dopo ora. Oggi ero in centro della mia città, bevevo tranquillamente il mio caffè e all'improvviso ecco la sirena della contraerea. Naturalmente tutti ci siamo guardati, ci siamo alzati e siamo entrati per metterci al riparo, inutilmente perché se il missile avesse colpito l'edificio saremmo morti tutti. Eravamo tutti calmi, in attesa, finita la sirena, ognuno di noi è tornato alle proprie occupazioni. A Ghedera, una cittadina vicino a Rehovot, sono caduti 8 missili, uno dietro l'altro, come grandine di fuoco. I nostri Patriot fanno quello che possono, il problema è che i missili arrivano tanti e tutti insieme in modo che sia quasi impossibile abbatterli tutti. Questa vita è la quotidianità in Israele. Vorrei sapere quale popolo accetterebbe una situazione del genere senza uscire di senno e vorrei sapere quale paese accetterebbe tutto questo senza reagire in modo violento e immediato. Quello che però pretendo di sapere è per quale motivo nessun governo di questo mondaccio cane ha il coraggio di unirsi a Israele per eliminare Hamas e Hezbollah, anzi appena possono, li difendono. Adesso ci danno la loro solidarietà pelosa perché quei 650 missili contro una democrazia non sono proprio una sciocchezza e persino alcuni governi europei sono rimasti impressionati. La Mogherini ha intimato l'immediata cessazione dell'attacco a Israele. Non lasciamoci trarre in inganno, non è che sia diventata all'improvviso amica di Israele. Cerca di ripulire un po' la propria immagine per una futura carriera. Sono convinta che nel momento in cui Israele colpirà in modo forte e adeguato alla situazione scatterà subito la condanna per la "Reazione esagerata" come sempre accade quando i generali decidono di tentare una fine definitiva del terrorismo. Reazione esagerata? Vengano qui, vadano a guardare i volti dei bambini del sud di Israele, li guardino negli occhi terrorizzati quando sanno di avere 15 secondi per correre e salvarsi la vita. Li guardino bene e poi si vergognino. Per sconfiggere Hitler sono venuti gli alleati, insieme a loro gli ebrei di Israele, la gloriosa Brigata ebraica, sono arrivati i russi. Per Israele chi si muove? Nessuno. Tutti in ginocchio di fronte all'islam e al terrorismo. L'Egitto che potrebbe intervenire si limita ad ammazzare qua e là qualche terrorista allagando i tunnel ma armi, missili e droga passano comunque. E' un bel business, troppo conveniente per mettervi fine. Il Papa ha parlato? Ha condannato? Io non ho l'ho sentito proferir parola contro i suoi angeli della pace. Israele è solo, deve affrontare da solo situazioni al di là dell'umana sopportazione e poi dicono - perchè non fate questo, perché non fate quello, perché non li asfaltate, perché perché perché-perché - Bene, stiano tutti tranquilli, come sempre ce la caveremo da soli e ce la caveremo bene, ormai abbiamo la pelle dura e il coraggio non ci manca. Come non ci mancano la speranza, la pazienza e l'onore, tutti valori di cui altri sono molto carenti. E chi ha orecchi da intendere intenda.

Immagine correlata
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui