Un museo tedesco cancella una conferenza del movimento BDS: una buona notizia
Commento di Benjamin Weinthal
(Traduzione di Anna Della Vida)
Un rappresentante di un museo nella città di Brema, nel nord della Germania, ha confermato al Jerusalem Post che un evento con un fanatico sostenitore della campagna BDS ( Boicottaggio, sanzioni e disinvestimenti) contro Israele è stato cancellato la scorsa settimana. L'ex pastore anti-israeliano e sostenitore del BDS, Martin Breidert, uno dei principali leader di un gruppo pro-BDS nella città di Bonn, avrebbe dovuto intervenire giovedì all'Übersee-Museum, finanziato dalla città, sul tema: "La critica dello stato di Israele è antisemita?" Il 7 aprile l'avvocato di Vienna Michael Schnarch ha inviato una lettera di protesta all’Amministrazione del museo ricordando: "Tutto è iniziato con un boicottaggio: il boicottaggio di lavoratori ebrei, aziende ebree, medici ebrei e avvocati ebrei l'1 aprile 1933. ” Schnarch, sopravvissuto alla Shoah, ha definito l'incontro con Breidert "chiaramente antisemita “, è membro del comitato esecutivo della più antica e più grande sinagoga di Vienna, ha scritto in merito alla campagna BDS: "Il boicottaggio non ha nulla a che fare con le opinioni, niente a che fare con la pace. Oggi, questo ruolo vergognoso è ripreso dal cosiddetto movimento BDS, che mira a boicottare tutti gli artisti israeliani, tutti gli atleti israeliani, tutte le istituzioni israeliane, tutti gli imprenditori israeliani, tutti gli scienziati israeliani, tutti gli uomini e le donne israeliani ". Nella lettera citava un editoriale del 4 febbraio intitolato: "Terroristi del BDS".
L'editoriale cita il ministro israeliano degli affari strategici Gilad Erdan, che ha dichiarato: "I gruppi terroristici e la campagna anti-Israele di boicottaggio sono uniti nell'obiettivo di spazzare via Israele dalle carte geografiche e considerano i boicottaggi come una tattica complementare agli attacchi terroristici armati". Il BDS di Bonn ha inviato i propri cosiddetti "ispettori" nei grandi magazzini e supermercati per vedere se erano in vendita prodotti israeliani. Gli ispettori hanno cercato di influenzare la clientela a boicottare le merci israeliane nella ex capitale della repubblica federale. Breidert si è rifiutato di rispondere a una domanda postagli dal giornale Post. Il direttore esecutivo del museo, Wiebke Ahrndt, ha scritto al Post una e-mail nella quale specificava che l'evento cancellato "non era una conferenza organizzata dal Museo Übersee, ma dal Centro di informazione di Brema per i diritti umani e lo sviluppo, che utilizza regolarmente le nostre sedi. La conferenza non è stata quindi cancellata da noi, che abbiamo richiesto che il discorso non si svolgesse all'Übersee-Museum”.
Ha poi aggiunto: "Una conferenza e una discussione su esattamente quale sia l'antisemitismo è di fondamentale importanza per noi. E’ noto che , in quanto rappresentante del BDS, lo stesso Breidert viene criticato per essere un antisemita. Pertanto, secondo la nostra politica di selezione dei relatori, non riteniamo appropriato che parli nel nostro museo a casa nostra di questo delicato problema ". Eppure nel 2017 la Pfennigsdorf Foundation, con sede a Bonn, ha programmato di ospitare un discorso dell'ex pastore Breidert titolato "Per i diritti umani e il diritto internazionale in Palestina, cosa vuole il BDS?" malgrado l'oratore sia ampiamente considerato un fanatico antisemita. "La comunità ebraica è contenta che l'evento sia stato cancellato", ha detto al Post una portavoce della comunità ebraica di Bonn. Sono circa 1.000 i suoi membri; fanno parte della organizzazione più grande del Nord Reno-Westfalia di circa 311.000 persone. Efraim Zuroff, capo dell'ufficio di Gerusalemme dell'ONG Simon Wiesenthal Center Zuroff, e principale cacciatore di nazisti dell'organizzazione, ha dichiarato al Post: "Accogliamo con favore le cancellazioni degli eventi BDS, che servono come maschera dell'antisemitismo e dell'odio per il popolo ebraico". Aggiungendo che Breidert è "un famigerato antisemita, e il BDS che diffonde l'antisemitismo non dovrebbe avere alcun posto in Germania".
Benjamin Weinthal