Gentilissima Signora Fait, ho visto su diversi giornali israeliani on line la vignetta pubblicata sul New York Times che raffigura Trump come un cieco guidato da un cane con la faccia di Netanyahu. Molti hanno, giustamente, notato i molti aspetti antisemiti della vignetta, dalla kippà sul capo di Trump (solo un ebreo può amare Israele?) al collare con il Magen David, all’idea generale dell’ebreo che trascina il mondo dove vuole. Mi pare sia sfuggito un altro aspetto francamente oltraggioso: la metafora di un Trump cieco che si lascia guidare politicamente da Netanyahu (o, più crudamente, di un presidente americano sprovveduto che si fa condizionare o dettare la politica estera dal primo ministro israeliano, presumibilmente nell’interesse di Israele e non degli Stati Uniti) presuppone un pregiudizio molto offensivo verso chi è fisicamente cieco ed uno stravolgimento del ruolo dei benemeriti cani guida. In assenza di tale pregiudizio e stravolgimento, la metafora verrebbe capovolta e la vignetta (naturalmente priva di inutili kippà e Magen David e con ben altra faccia di Netanyahu) esprimerebbe l’affidabilità di Israele come alleato degli Stati Uniti e l’utilità dell’esperienza politica e diplomatica del primo ministro israeliano nei pericolosi meandri delle vicende mediorientali. Con i più cordiali saluti,
Annalisa Ferramosca
Gentile Annalisa,
La sua teoria è interessante comunque non credo che l'autore della vignetta volesse offendere i non vedenti né i bravissimi cani guida, semplicemente ha voluto creare qualcosa di estremamente offensivo nei confronti del presidente USA, secondo la vignetta cieco e incapace, e un Netanyahu furbo che lo trascina dove vuole lui. La vignetta è offensiva contro entrambi, un presidente stupido e un primo ministro perfido e molto astuto. Anche capovolgendo la metafora non ne uscirebbe nulla di buono e la storia dell'autore e delle sue vignette lo dimostra. Come l'articolo di Fiamma Nirenstein sta a dimostrare: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=9&sez=120&id=74487
Un cordiale shalom