Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 18/04/2019, a pag. 13, la breve "Il quinto incarico a Bibi Netanyahu" a firma R.E.
Reuven Rivlin
ll presidente israeliano Reuven Rivlin ha formalmente dato incarico al leader del Likud, Benjamin Netanyahu, di formare il nuovo governo. Le consultazioni per creare una coalizione cominceranno oggi, quando Bibi Netanyahu avrà ricevuto l'endorsement dei 65 deputati - quattro in più della maggioranza della Knesset (61 su 120 seggi) - delle formazioni di destra, estrema destra e dei partiti religiosi che gli hanno garantito appoggio alle elezioni del 9 aprile e che lo hanno raccomandato al presidente. «E la quinta volta che lei ha ottenuto la fiducia del nostro caro popolo», ha osservato Rivlin rivolgendosi al premier incaricato.
Benjamin Netanyahu
«Sono emozionato come la prima volta», ha risposto Netanyahu, aggiungendo che cercherà di formare presto un esecutivo «stabile e omogeneo». Impresa piuttosto difficile, almeno a giudicare dai problemi che ha sempre avuto la precedente compagine governativa, molto simile, nei numeri e nella geografia politica, a quella in arrivo, e costantemente sottoposta alle richieste dei partiti minori (in particolar modo di quelli ultraortodossi). Bibi avrà 28 giorni per accordarsi con i partner, e la scadenza potrà essere prolungata di 14 giorni. Ieri la Commissione elettorale ha pubblicato i risultati definitivi del voto. Il Likud e il partito centrista Blu-Bianco dell'ex generale Benny Gantz hanno ottenuto 35 seggi ciascuno. Shas (ortodossi sefarditi) e Uniti per la Torah (ortodossi ashkenaziti), 8 seggi ciascuno; Hadash-Tàal (liste arabe) 6 seggi. Sei seggi anche ai Laburisti, al punto più basso di sempre. Israel Beitenu e Unione Partiti di destra 5 seggi; Meretz, Kulanu e Ràam-Balad (liste arabe) 4.
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