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Le offerte di pace di Israele 09/04/2019

Gentile sig.ra Deborah, sono stato lo scorso anno per la prima volta a Tel Aviv, e visitando i vari musei avevo compreso che le mie conoscenze sulla storia di Israele erano decisamente limitate. Quest'anno ritorno in Israele, con più giorni a disposizione, e sto leggendo diversi libri per approfondire aspetti della storia di Israele che sui normali libri di storia sono trattati in modo superficiale se non addirittura distorto. Ho appena finito di leggere il libro di Claudio Vercelli "ISRAELE Storia dello Stato " e non posso che darne un giudizio estremamente positivo, in quanto l'autore ha le qualità che ogni vero storico dovrebbe avere e cioè equilibrio, profondità di analisi, serietà nella ricerca delle fonti. Il punto che più mi ha lasciato perplesso è il capitolo sui falliti accordi di Camp David. Ero a conoscenza di questa complessa trattativa dell'anno 2000, ma non conoscevo nel dettaglio tutto quello che Barak aveva offerto ad Arafat pur di chiudere l'accordo, a mio avviso una follia da un punto di vista politico ed un grave indebolimento di Israele da un punto di vista militare. Considerando la sua preparazione, le rivolgo le seguenti domande : - Barak aveva fatto la sua incredibile offerta perché era sicuro che Arafat l'avrebbe comunque rifiutata ? - Barak si rendeva conto dei pericoli che avrebbe corso Israele se per caso Arafat avesse accettato l'offerta ? - In Israele ci si rendeva conto che se Arafat avesse accettato l'offerta la sua contropartita era un castello di promesse che Arafat avrebbe violato subito dopo avere ottenuto tutto quello che Israele si era impegnato a dargli ? - I palestinesi che avevano accolto Arafat di ritorno da Camp David come se fosse un eroe sapevano cosa avevano perso ? Comunque - anche se è un paradosso - non accettando l'offerta israeliana Arafat all'epoca aveva fatto un grosso favore ad Israele, un'opportunità come quella ai palestinesi non si presenterà mai più. Cordiali saluti

Enrico Stradoni

Gentile Enrico,
Dico spesso che Arafat ci ha fatto un grande favore rifiutando quell'offerta fatta di pura follia. Barak aveva fatto la promessa di dare ad Arafat il 97% dei territori Gerusalemme est e il Monte del Tempio a causa delle insistenze di Clinton e di Madelein Allbright e personalmente sono convinta che lui fosse d'accordo con il presidente USA pur di ottenere una pace impossibile ed estremamente pericolosa. Per fortuna nostra gli è andata male, infatti Barak non è più stato eletto e tutti i suoi tentativi di tornare in politica sono caduti nel vuoto. Faccia l'uomo d'affari che forse gli riesce meglio. Che dietro ci fosse lo zampino di Clinton lo ha dimostrato la Allbright che, non appena Arafat ha abbandonato le trattative, gli è corsa dietro per mezzo mondo per farlo tornare, invano. I palestinesi hanno accolto Arafat come un eroe e lo hanno portato in trionfo. Quella di Camp David è stata la dimostrazione che i palestinesi non vogliono uno stato per loro ma mirano ad avere tutto Israele. Come dice il proverbio? Chi troppo vuole, nulla stringe ed è quello che avranno, nulla, anche perché i paesi arabi si stanno stancando di loro, delle loro pretese e di mantenerli.
Un cordiale shalom


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