Germania, 'AfD controllato da Mosca': un'inchiesta sull'interferenza del Cremlino Cronaca di Giuseppe Agliastro
Testata: La Stampa Data: 06 aprile 2019 Pagina: 13 Autore: Giuseppe Agliastro Titolo: «'Il deputato dell’AfD è controllato dai russi'. Dossier mette nei guai l’ultradestra tedesca»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 06/04/2019, a pag.13 con il titolo " 'Il deputato dell’AfD è controllato dai russi'. Dossier mette nei guai l’ultradestra tedesca" l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Vladimir Putin, Frauke Petry (AfD)
Il Cremlino cerca di influenzare la politica europea e potrebbe aver piazzato almeno una sua pedina persino nel Bundestag. Stando a un’inchiesta della Bbc, il sospettato è Markus Frohnmaier, un deputato del movimento euroscettico di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), ora alleato della Lega di Salvini alle elezioni europee del 26 maggio. Il giovane tedesco nega di aver fatto gli interessi di «terze parti» in questo anno e mezzo da parlamentare e sostiene che i documenti che sembrano inchiodarlo sono «falsi». La Bbc rivela però l’esistenza di un presunto dossier del 2017 in cui i russi descrivono il nazionalista come un potenziale futuro deputato sotto il loro «completo controllo». Ma ancora più compromettente è quella che pare una richiesta di sostegno inviata ai russi dal team elettorale di Frohnmaier alla vigilia del voto di due anni fa, promettendo in cambio interventi di politica estera graditi a Mosca. Dossier Centre, un’organizzazione finanziata dall’ex oligarca anti-Putin Mikhail Khodorkovsky, ha annunciato di aver messo le mani su alcuni documenti che risalgono all’aprile del 2017 e che sembrano indicare come già cinque mesi prima delle elezioni legislative tedesche Mosca tenesse d’occhio Frohnmaier, che in questi anni si è più volte scagliato contro le sanzioni Ue alla Russia per la crisi ucraina. I documenti - su cui la Bbc ha condotto un’inchiesta assieme a Repubblica, Der Spiegel e alla tv tedesca Zdf - erano allegati a un’email spedita dall’ex senatore ed ex ufficiale del controspionaggio navale Pyotr Premyak a un alto papavero dell’amministrazione presidenziale di Putin, Sergey Sokolov. Il documento principale contiene indicazioni generiche sulle strategie per influenzare l’opinione pubblica e i decision maker sulla situazione in Ucraina, dove la Russia appoggia militarmente i separatisti, sulla Crimea, che Mosca ha occupato nel 2014 con uomini armati e senza insegne di riconoscimento, e naturalmente sulle sanzioni contro la Russia. Proprio alla fine, sotto il titolo «Elezioni del Bundestag», compaiono il nome di Frohnmaier e una breve scheda. «Probabilità di essere eletto: alte. Si richiede: sostegno alla campagna elettorale. Risultato: avremo un deputato completamente sotto il nostro controllo al Bundestag». Non è chiaro se il Cremlino abbia in effetti aiutato Frohnmaier. «Il nostro cliente non ha chiesto, né ricevuto sostegno finanziario direttamente o attraverso terzi», assicurano i legali del deputato. Ma a giudicare da un altro documento citato dalla Bbc, e sempre dell’aprile 2017, lo staff dell’euroscettico tedesco avrebbe scritto una lettera in inglese chiedendo aiuti ai russi. «Per la campagna elettorale - vi si legge - avremmo urgente bisogno di un qualche sostegno». E ancora: «Oltre al sostegno materiale, ci servirebbe anche quello mediatico. Qualunque tipo di intervista, dossier e occasione di apparire sui media russi è utile per noi». In cambio si promette che l’esponente dell’AfD si concentrerà sulle «buone relazioni con la Russia» e, una volta eletto, «comincerà subito ad agire in politica estera».
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