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La Stampa Rassegna Stampa
05.04.2019 Mosca destabilizza l'Europa in vista delle elezioni. L'avvertimento degli Usa all'Italia
Cronaca di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 05 aprile 2019
Pagina: 5
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Gli Usa all’Italia: 'Mosca sfrutta il disagio per condizionare il voto'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 05/04/2019, a pag. 5 con il titolo "Gli Usa all’Italia: 'Mosca sfrutta il disagio per condizionare il voto' ", la cronaca di Paolo Mastrolilli.

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Paolo Mastrolilli

«Non bisogna permettere alla Russia di approfittarsi del processo democratico italiano». È la sollecitazione che la Casa Bianca invia a Roma, in occasione del vertice ministeriale Nato, ma soprattutto del voto di maggio: «I finanziamenti russi, le campagne di influenza online, e altre tattiche di interferenza finalizzate a promuovere gli interessi politici di Mosca, sono una seria preoccupazione, in vista delle elezioni europee».
Interrogato sui rapporti tra il nostro Paese e Mosca, e sullo stretto collegamento che i due partiti alla guida del governo hanno stabilito da tempo con il Cremlino, il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, Garrett Marquis, consegna questa dichiarazione: «Gli Stati Uniti contano sull’Italia come uno dei loro alleati più forti, e mantengono aperte le comunicazioni con un ampio raggio di parti interessate nell’esecutivo».

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John Bolton, Donald Trump, Mike Pompeo

L’avvertimento
Proprio per questo, però, lo stretto collaboratore dell’ambasciatore John Bolton, principale consigliere di politica estera del presidente Trump, aggiunge: «Noi vediamo che la Russia si sta creando spazi all’interno del panorama politico italiano, e incoraggiamo fortemente Roma a prendere con serietà queste attività».
Marquis scende nel dettaglio di cosa intende con le sue parole: «Mosca sta cercando di approfittarsi delle preoccupazioni del popolo italiano e amplificare le sue delusioni, ad esempio esagerando in maniera grossolana gli effetti sulla vostra economia domestica delle sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia». Da qui nasce l’avvertimento inviato alle forze politiche del nostro Paese, in vista della campagna elettorale già in corso per il voto europeo di maggio: «L’opinione pubblica italiana - sottolinea Marquis - ha tutto il diritto di porre domande difficili alla propria leadership, ma non bisogna permettere alla Russia di approfittarsi a suo vantaggio del vostro processo democratico». In altre parole, attenzione a quello che verrà detto in campagna elettorale, perché potrebbe finire per fare il gioco di Mosca, interessata ormai da anni a destabilizzare l’Occidente e le sue alleanze.
Su questo punto, infatti, una fonte molto autorevole dell’amministrazione americana denuncia a La Stampa operazioni già in corso per deviare il processo democratico, come peraltro era già accaduto nel recente passato: «I finanziamenti russi, le campagne di influenza online, e altre tattiche di interferenza finalizzate a promuovere gli interessi politici di Mosca, sono una seria preoccupazione, in vista della campagna per le elezioni europee. Ciò è vero non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa». Anche qui, i rappresentanti del governo degli Stati Uniti entrano per quanto possibile nei dettagli: «Noi vediamo sforzi concertati per cercare di dividere l’Unione Europea, esacerbare lo scontento pubblico, e fratturare il panorama partitico tra i Paesi membri, con l’obiettivo di complicare le politiche di coalizione».
Il senso di questa denuncia potrebbe apparire sorprendente a chi aveva dato un peso eccessivo allo scetticismo di Washington nei confronti di Bruxelles, ma il suo significato è molto chiaro. Il sistema delle alleanze che nel corso degli ultimi settant’anni ha tenuto unite, pacifiche e prospere le due sponde dell’Atlantico, resta fondamentale per gli Usa. Naturalmente la gente ha tutto il diritto democratico di manifestare la propria insoddisfazione, dove esista, e di chiedere le riforme più opportune a migliorare le proprie condizioni di vita.

Russia e Cina
Questo però non può avvenire a scapito di un sistema che ha largamente funzionato nel corso dei decenni, Italia compresa, anche perché il suo scardinamento finirebbe per fare soprattutto gli interessi della Russia, che rimane un rivale dell’Occidente, se non un avversario, determinato ad indebolirlo. Infatti nell’ultima strategia nazionale pubblicata dalla Casa Bianca, Mosca e Pechino venivano definite come «potenze revisionistiche», impegnate appunto a demolire il ruolo svolto sulla scena internazionale dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Washington peraltro ha notato le voci sui sospetti che partiti italiani, come la Lega, abbiano ricevuto aiuti economici da parte della Russia. L’amministrazione non intende commentarle, ma se fossero confermate, produrrebbero un vulnus nei rapporti bilaterali difficile da sanare.

 

 

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