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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
03.04.2019 L'ennesima velina sul quotidiano della S.S.(Santa Sede)
La realtà rovesciata per giustificare i terroristi arabi palestinesi e demonizzare i soldati israeliani

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 03 aprile 2019
Pagina: 3
Autore: la redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Ucciso palestinese nel campo profughi di Qalandia»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 03/04/2019, a pag.3 il redazionale "Ucciso palestinese nel campo profughi di Qalandia".

Quella che OR pubblica oggi è una velina che sembra arrivare direttamente dall'ufficio stampa dei terroristi arabi palestinesi. Secondo OR i soldati israeliani "fanno irruzione", "sparano" e quindi "uccidono"; i terroristi arabi palestinesi invece sono semplicemente "giovani" che non fanno altro che "protestare". Solo nell'ultima riga OR fa capire che la versione riportata è quella fornita dai palestinesi stessi, ma anziché riportare con correttezza la versione dell'esercito israeliano la mette in dubbio: "I soldati israeliani, inoltre, hanno dichiarato di aver risposto con il fuoco dopo esser stati attaccati". L'ennesima velina sul quotidiano della Santa Sede (S.S.).

Ecco l'articolo:

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Mohammed Ali Dar Adwan, palestinese di 23 anni, è rimasto ucciso nella notte durante gli scontri registrati nei pressi del campo profughi di Qalandia, a nord di Gerusalemme, dove numerosi soldati israeliani avevano fatto irruzione per portare a termine alcuni arresti. Dopo la morte del giovane, colpito da un proiettile durante una perquisizione mentre era alla guida della sua auto, altri giovani palestinesi hanno cominciato a protestare contro il raid e i militari israeliani avrebbero sparato altri colpi ferendo almeno due ragazzi palestinesi, subito trasferiti nel centro medico di Ramallah, dove le loro condizioni sono state definite discrete. Nell'irruzione al campo profughi di Qalandia — secondo una dichiarazione dell'esercito israeliano — sarebbero stati arrestati dodici palestinesi per «coinvolgimento in attività terroristiche e violenti disordini». I soldati israeliani, inoltre, hanno dichiarato di aver risposto con il fuoco dopo esser stati attaccati con pietre e anche alcuni ordigni esplosivi.

 

 

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