Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 02/04/2019, a pag.13 con il titolo "Falsi contro il rivale: nuove accuse a Netanyahu" il commento di Vincenzo Nigro.
La campagna elettorale in Israele è come sempre accesa e ogni notizia è da verificare prima di essere accolta e diffusa. L'idea che il Paese possa essere guidato da un Capo del governo che ha bisogno di assistenza psichiatrica è comunque inquietante, soprattutto considerando le sfide quotidiane che aspettano chi guiderà la prossima coalizione di maggioranza alla Knesset.
Ecco l'articolo:
Vincenzo Nigro
Benny Gantz, Bibi Netanyahu
Raffreddato lo scontro con Hamas a Gaza, Israele da ieri si trova di fronte a una nuova crisi politica che potrebbe influenzare seriamente le elezioni del 9 aprile. Una serie di falsi account Twitter sono stati adoperati per magnificare il primo ministro Benjamin Netanyahu, aggredire il suo rivale Benny Gantz e criticare sistematicamente i media, la magistratura e la polizia. Il giornalista Ronen Bergman ha pubblicato un articolo sul New York Times e un’inchiesta di 4 pagine su Yedioth Ahronoth: un watchdog israeliano conferma che i messaggi sono stati disseminati su circa 200 account falsi e altri 400 profili che vengono verificati in queste ore. Lo scopo era diffondere fra l’altro l’idea che Gantz sia mentalmente instabile o malato, che abbia avuto bisogno di assistenza psichiatrica. Noam Rotem e Yuval Adam, due ricercatori che lavorano per "Big Bots Project", dicono che la campagna si è focalizzata soprattutto sulla demolizione di Gantz. Gli account falsi erano controllati direttamente da alcune persone, non da programmi automatici, e questo rende più difficile individuare i falsi messi in piedi per aiutare la campagna elettorale del Likud. «Una analisi condotta da alcuni esperti riporta che il network di account falsi ha raggiunto 2,5 milioni di israeliani, e i tweet hanno raggiunto il numero di 130 mila». Israele ha una popolazione di 8,7 milioni di cittadini: il livello della campagna di fake è stato incredibilmente alto in relazione alla popolazione totale del Paese. Twitter ha rifiutato di fare ogni commento, mentre la campagna elettorale di Netanyahu ha definito il rapporto «assolutamente falso». La prima ondata di tweet falsi è stata lanciata a febbraio quando il procuratore generale di Israele annunciò che stava per incriminare Netanyahu per corruzione.
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