Paolo Mastrolilli
Da una parte, i suoi sostenitori chiedono di mandare in prigione i responsabili dell’inchiesta sul «Russiagate»; dall’altra, lui minaccia di chiudere il confine col Messico se non verrà bloccato il flusso dei migranti illegali. La campagna presidenziale del 2020 è ufficialmente cominciata, e i primi passi di Donald Trump sono stati mirati a consolidare la sua base.
Donald Trump
Il comizio in Michigan
Giovedì il capo della Casa Bianca ha tenuto in Michigan il primo comizio, dopo la pubblicazione del riassunto del rapporto del procuratore Mueller da parte del ministro della Giustizia Barr. Già il luogo era significativo, perché si trattava di uno dei tre stati chiave per la vittoria di Trump nel 2016. Infatti il presidente ha sottolineato gli investimenti fatti dalle aziende automobilistiche, come uno degli effetti della sua promessa elettorale di riportare il lavoro negli Usa. Quindi ha celebrato le notizie positive ricevute da Barr, andando al contrattacco: «I responsabili dell’inchiesta dovranno renderne conto». La sua linea è che il «Russiagate» è stato un complotto per impossessarsi illegalmente del potere, rovesciando il verdetto democratico del voto. Alcuni repubblicani suggeriscono al capo della Casa Bianca di guardare oltre, pensando agli obiettivi del futuro. Lui però vuole fare i conti con i suoi avversari, anche perché ritiene che questo tema galvanizzi e mobiliti la sua base in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Infatti i sostenitori sotto al palco gridavano «lock them up», mettili in prigione, così come gridavano «lock her up» nel 2016, quanto il nemico da mandare in galera era Hillary Cinton. I democratici rispondono che prima bisognerà leggere l’intero rapporto, che ieri il dipartimento alla Giustizia ha promesso di pubblicare con censure entro la metà di aprile, ma la Speaker della Camera Pelosi aveva indicato la linea anche prima della consegna del documento, dicendosi contraria all’impeachment. Dopo il comizio in Michigan Trump è andato in Florida, dove ha minacciato di chiudere il confine la settimana prossima se il Messico non bloccherà l’ondata dei migranti illegali in arrivo, che negli ultimi mesi hanno battuto tutti i record. Così il capo della Casa Bianca è tornato sul tema che lo aveva lanciato nel 2015, per consolidare la sua base. La strategia elettorale poi punta a conquistare nuovi elettori grazie all’economia, ma questo dipenderà dai risultati della crescita, se resterà intorno al 3% o tornerà ai livelli anemici dell’amministrazione Obama.
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