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Le alture del Golan spiegate agli ignoranti www.jforum.fr/le-plateau-du-golan-pour-les-nuls.html
È nel Deuteronomio che troviamo la prima menzione delle Alture del Golan (4:43); poi la si ritrova nell'elenco delle città rifugio e di quelle dei levitici. Nella sua “Guerra giudaica” Giuseppe Flavio racconta come lui avesse fortificato le città di Bethsaida e Gamla su questo altopiano, nel cuore della regione, allora chiamata Gaulanitide, parte integrante della provincia della Giudea. Dal 1967 Israele ha riportato alla luce centinaia di vestigia di questo passato, tra cui molte sinagoghe. A margine di questo richiamo storico, la dichiarazione di Donald Trump, in cui lui si dice pronto a riconoscere l'annessione delle alture del Golan, ha provocato quella che viene definita "una condanna unanime". Il grande quotidiano francese Le Monde dedica il suo editoriale del 22 marzo alle gravi conseguenze del tweet presidenziale: “ D’ora in poi altre potenze potranno ispirarsi alla decisione di Donald Trump di farsi beffe, a loro volta, del Diritto internazionale in funzione dei rapporti di forza ”. Potenze che non avrebbero potuto farlo prima, come la Cina che occupa il Tibet o la Russia, che si è permessa di annettere senza scrupoli prima la Crimea e poi una parte dell'Ucraina? La Russia, alleata del regime siriano, che l’ha salvato dall'annientamento, dichiara oggi forte e chiaro che non accetterà mai questa decisione unilaterale degli Stati Uniti. C’è da sottolineare poi un aspetto insolito di questo editoriale. In realtà Le Monde respinge i fatti avanzati dal Presidente americano per giustificare la necessità di riconoscere la sovranità israeliana sulle alture del Golan. Secondo l’editoriale “ l'argomento della sicurezza di Israele è stato messo in evidenza da Donald Trump per giustificare il disconoscimento dei confini internazionali tracciati nel caso specifico nel 1923, ben prima della creazione dello Stato ebraico ”. Il 1923 è l’anno del Trattato di Losanna che ratifica la sconfitta dell'impero ottomano, traccia i nuovi confini della Turchia e ripartisce i territori persi da questo Paese tra i vincitori francesi, inglesi e italiani. Vae victis. “Questo è l'ultimo trattato in conseguenza della Prima Guerra Mondiale, dice Wikipedia. Precisa i confini della Turchia nata dall'impero ottomano e organizza spostamenti di popolazioni per assicurare l'omogeneità religiosa all'interno dei suoi nuovi confini. “ Un curioso riferimento
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