Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 18/03/2019, a pag.14, con il titolo "La Corte suprema ferma la corsa del capo dell’estrema destra", il commentyo di Gabriella Colarusso.
A destra: la Corte Suprema israeliana
Non entriamo nel merito dei ruoli e delle decisioni della Corte Suprema israreliana, garanzia della democraticità dello Stato ebraico. E' però giusto chiarire che, se il partito dei seguaci dell'estremista Kahana Otzma Yehudit è stato escluso dalle elezioni per "razzismo anti arabo", lo stesso dovrebbe valere per la lista araba Balad, che fomenta il "razzismo anti ebraico".
Inoltre non c'è nulla di scorretto a definire gli arabi nemici di Israele: da un secolo esiste un conflitto tra arabi e Israele, riconoscerlo significa guardare in faccia la realtà, non appoggiare Kahana e i suoi discepoli.
L'articolo di Gabriella Colarusso riporta la definizione "territori occupati", che è faziosa e disinformante perché si riferisce a territori non occupati, bensì contesi. Infine la breve accenna alla questione del Monte del Tempio, su cui è la Giordania a esercitare sovranità pur facendo parte di Gerusalemme e di Israele. E' tempo di riconoscere che fu un errore nel 1967, dopo la Guerra dei sei giorni, affidarne alla Giordania la gestione. Meglio sarebbe stato che la gestione passasse a Israele, che avrebbe tutelato la possibilità per i musulmani di accedere senza problemi alle due moschee.
Ecco l'articolo:
Gabriella Colarusso
Con un verdetto inedito per la politica israeliana, la Corte Suprema ha ribaltato le decisioni prese dalla commissione elettorale della Knesset, il Parlamento, in vista delle elezioni del 9 aprile: Michael Ben Ari, presidente del partito di estrema destra Otzma Yehudit, non potrà candidarsi. Ben Ari è accusato di fomentare il razzismo anti-arabo. La lista araba Balad-United Arab List sarà invece ammessa alla competizione così come Ofer Cassif, esponente dell’alleanza Hadash-Ta’al. La Knesset aveva stabilito il contrario, mettendo al bando Balad e Cassif e avallando la corsa di Ben Ari, leader di Otzma Yehudit. "Potere Ebraico" è un partito di destra estrema erede del Kach, la formazione nazionalista che fu messa fuori legge negli anni ‘80. Più volte Ben Ari ha definito gli arabi i nemici di Israele, e le aperture politiche di Netanyahu nei suoi confronti sono state molto criticate dal mondo liberal ma anche dalla destra moderata. Tra le altre cose Potere Ebraico vorrebbe annettere i territori occupati e «ristabilire la sovranità e la proprietà sul Monte del Tempio».
Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppre cliccare sulla e-mail sottostante