Gentilissima Signora Fait,
vorrei sapere in base a quali fatti IC, nell’odierna rassegna stampa, qualifica come “settimanale cattolico” Tylko Polska, il giornale o rivista che ha pubblicato lo scandaloso articolo su ‘come riconoscere gli ebrei’ e che ha giustamente suscitato sdegno (spero siano presi provvedimenti più incisivi che la sua mera esclusione dalla mazzetta dei giornali a disposizione dei deputati polacchi: in fin dei conti, mi sembra più opportuno che i deputati sappiano che cosa viene pubblicato nel loro Paese).
‘Cattolica’ è la stampa che si dichiara fedele al Magistero della Chiesa cattolica e ad esso si ispira nello svolgimento dell’attività giornalistica (il che significa valutare i fatti alla luce del Vangelo secondo l’insegnamento della Chiesa) e, di norma, aderisce ad associazioni (come, in Italia, l’Unione Cattolica Stampa Italiana) che hanno un riconoscimento da parte della Chiesa stessa.
Di Tylko Polska ho letto solo, in tutte le fonti che ho potuto consultare, che è “ultranazionalista” o “di estrema destra”, fondata e diretta da tal Leszlek Bubel, un ultranazionalista che, dopo essere stato deputato nel 1991-93 (con il Partito polacco degli amici della birra), non è più riuscito a farsi eleggere, ottenendo, ogniqualvolta si sia candidato, percentuali dello ‘zero virgola’: il che va ad onore dei polacchi.
Con i più cordiali saluti,
Annalisa Ferramosca
P.S.: Se l’attacco di Hamas contro Tel Aviv è avvenuto ieri sera (o, comunque, dopo il primo pomeriggio ora italiana), l’Osservatore Romano aveva già chiuso e mandato in stampa l’edizione odierna, quindi bisogna vedere l’edizione datata 16 marzo. Come Le ho segnalato più volte, la copia informatica dell’edizione cartacea è scaricabile dal sito dell’Osservatore Romano già nel tardo pomeriggio del giorno precedente quello di cui porta la data. Purtroppo, temo che, fuori di Israele, la notizia non sia da prima pagina, visto lo stato di guerra quasi centenario. La vera notizia da prima pagina ed edizione straordinaria sarebbe che i membri di Hamas hanno deposto le armi o che gli abitanti di Gaza sono insorti contro Hamas ed altre consimili organizzazioni (o che Israele le ha spazzate via).
Gentile Annalisa,
è la prima volta che sento parlare di questa testata e spero sia anche l'ultima visti i contenuti. Probabilmente chi ha titolato ha fatto l'equazione più ovvia che avrei fatto anch'io: settimanale ultranazionalista polacco = giornale cattolico, dal momento che la Polonia è nota essere la nazione più cattolica d'Europa. Lei fa una descrizione della stampa che pubblica secondo i crismi e le norme della Chiesa ma immagino ci saranno altri giornali che, pur non facendo parte di quel Magistero, hanno comunque un' impronta religiosa, anche se non riconosciuti ufficialmente come cattolici. Mi viene in mente Radio Maryja, che non so a quale delle associazioni da lei elencate appartenga, ma che sul web viene descritta come " stazione radio polacca religiosa, politica, conservatrice", emblema dell'estremismo cattolico ( so che esiste anche una stazione italiana: Radio Maria). Il Vaticano stesso ha espresso varie volte preoccupazione asserendo che alcune trasmissioni della testata in questione sono pericolose e controproducenti per la Chiesa. Eppure la definizione che se ne fa è di Radio cattolica. Riguardo all'attacco missilistico su Tel Aviv, prendo atto che l'OR avesse già chiuso le rotative e non so se ne ha parlato il 16.3. Vedremo. Non posso essere d'accordo con lei che, fuori da Israele, la notizia dell'attacco missilistico su Tel Aviv non sia da prima pagina. Due missili sono stati sparati contro una città, lasciamo stare che la città sia israeliana, e avrebbero potuto fare, se non abbattuti, migliaia di morti. La cosa è stata talmente grave che per varie ore abbiamo atteso l'annuncio di guerra. Fortunatamente il governo di Israele non si fa prendere mai dall'isteria e valuta le cose con la lucidità dovuta.
Un cordiale shalom