Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 08/03/2019, a pag.17, la breve "I rifugiati siriani chiedono all’Aja di processare Assad".
Bashar Al Assad dipinge di sangue la Siria
Processate Bashar al Assad per crimini contro l’umanità. Per la prima volta, un gruppo di 28 rifugiati siriani prova a portare davanti alla giustizia internazionale il dittatore siriano, accusato di aver commesso atrocità durante la guerra civile. I rifugiati – rappresentati da uno studio legale londinese e dal Guernica Centre for International Justice – hanno presentato due denunce alla Corte penale internazionale dell’Aja. Finora non era mai accaduto, perché la Siria non ha firmato lo statuto di Roma, il trattato internazionale che ha istituito il Tribunale dell’Aja e non è soggetta dunque alla sua giurisdizione.
Vladimir Putin, Bashar al Assad
Ma una sentenza dello scorso anno ha aperto un varco legale. La Corte infatti si è pronunciata sulla presunta deportazione dei Rohingya dal Myanmar al Bangladesh. Il Myanmar come la Siria non è tra i firmatari dello Statuto di Roma, ma il Bangladesh lo è e il Tribunale penale internazionale può pronunciarsi sui crimini commessi nel Paese. «Lo stesso principio dovrebbe applicarsi alla Siria e alla Giordania», ha spiegato l’avvocato Toby Cadman, visto che Giordania è tra i Paesi firmatari del trattato.
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