Secondo la notizia riportata dal Corriere di ieri- rischiamo di avere questo fulgido esempio di democrazia nel C .d.A. della Scala. La Scala, non una Fiat qualsiasi (v. Gheddafi; allora mi prese un colpo). Il Tempio del Risorgimento, della Democrazia, dove hanno diretto figure luminose di Musicisti che non sto a elencare. Un patrimonio nostro, italiano e dell'Europa migliore, che rischia di finire in mani estranee per colpa di chi di tutto questo se ne infischia. La cosa è caldeggiata dal sovrintendente al quale poco importa della nostra Storia, visto che non è italiano. "Occasione da non perdere..." Ne parlerà con sindaco e ministro (censura). Sono stanca di questo mondo falso, che blatera contro un razzismo inesistente, ma strizza l'occhio ai veri razzisti. Un mondo per il quale conta solo il danaro, meglio se petrolifero, meglio ancora se islamico. Yesh gvul, cioè c'è un limite.
Mara Marantonio
Gentile Mara, credo che stiamo vivendo un periodo buio di decadenza culturale e non da ora. L'Europa si è venduta molti anni fa per cadere sempre più giù in un baratro dove bellezza, civiltà e cultura sono valori sepolti nella melma dell'ignoranza che è propria del movimento che abbiamo al governo. Far entrare l'Arabia Saudita nel cda del Teatro alla Scala sarebbe un disastro. La Scala è la storia d'Italia, la storia della cultura, la Culla della Musica e darla in mano a chi è lontano anni luce da tutto questo sarebbe un disastro. Non so dove andremo a finire di questo passo ed è con immensa tristezza che prevedo e temo il peggio. L'unica speranza è che questo insano progetto venga bocciato sul nascere. Un cordiale shalom https://www.secoloditalia.it/2019/03/il-governo-saudita-compra-la-scala-di-milano-lallarme-di-gasparri/?fbclid=IwAR0nrPlLfjBWPMwj7lOjpL3r9X_vX8vLWzgGsvnFFQDWHc8F4Knkf6smooU