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Avvenire Rassegna Stampa
05.03.2019 Iran: Ali Khamenei attacca ancora Europa e Stati Uniti
Cronaca equilibrata di Luca Miele

Testata: Avvenire
Data: 05 marzo 2019
Pagina: 15
Autore: Luca Miele
Titolo: «Khamenei attacca: 'Europa inaffidabile'»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 05/03/2019, a pag. 15, con i titolo "Khamenei attacca: 'Europa inaffidabile' ", il commento di Luca Miele.

Per una volta Avvenire pubblica un articolo sull'Iran che non esprime giudizi, ma informa i lettori delle dichiarazioni di ieri di Ali Khamenei, che si è scagliato contro l'Europa e contro Donald Trump.

Ecco l'articolo:

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Luca Miele

Il tenue filo che li legava sembra ormai sul punto di spezzarsi. E il solco tra Europa e Iran, dopo la scelta Usa di mandare all'aria l'accordo sul nucleare, si fa sempre più profondo. II tutto mentre si è richiusa la "ferita" delle dimissioni - respinte - di Javad Zarif, il ministro degli Esteri iraniano artefice dell'intesa del 2015 sul nucleare, blindato dal presidente Hassan Rohani. La ricucitura ha segnato di fatto una sconfitta dei conservatore, che vorrebbero chiudere con l'Occidente e ripartire con la sfida del nucleare a scopi militari.

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Ali Khamenei

L'intervento di ieri della Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei sembra destinata ad alzare ancora le tensioni. E testimonia la spaccatura che attraversa la nomenclatura iraniana, dopo la mossa del presidente Donald Trump di rompere il fronte comune con l'Europa. Per Khamenei «gli europei vanno guardati con sospetto» e non bisogna fare troppo affidamento sulla loro opposizione alle sanzioni Usa all'Iran. Il miglioramento dell'economia del Paese non deve essere legato a ciò che è fuori dal nostro controllo. II pacchetto di sostegno Ue all'Iran non va visto come la questione principale del Paese», ha aggiunto Khamenei. La Guida suprema iraniana ha puntato il dito contro un presunto doppio gioco della premier britannica Theresa May, che avrebbe sostenuto Donald Trump dopo aver assicurato il suo sostegno al presidente iraniano Hassan Rohani. Poco più di un mese fa, la Gran Bretagna ha creato insieme a Francia a Germania il meccanismo finanziario Instex per proseguire gli scambi con l'Iran nonostante la stretta delle sanzioni. Il sistema non appare tuttavia pienamente operativo. «Credo che le reazioni diplomatiche vadano espanse su base quotidiana. Non credo all'isolamento e al tagliare i rapporti, eccetto che per pochi casi, come gli Stati Uniti», ha concluso Khamenei. Non tutto sembra, però, perduto. Una delegazione di alto livello dell'Unione Europea sarà prossimamente in visita nel Paese proprio per discutere del funzionamento del meccanismo finanziario Instex.

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«La visita sarà un grande passo verso l'attuazione del meccanismo», ha fatto sapere il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghasemi. «Gli europei sanno che non accetteremo condizioni e non chiederemo il permesso ad altri per adottare le nostre politiche», ha concluso Ghasemi. Un altro "fronte" di attrito, intanto, si è aperto con l'Olanda, con i due Paesi avviluppati in una rete di reazioni e contro reazioni. L'Olanda ha, infatti, richiamato il suo ambasciatore a Teheran «per consultazioni» dopo l'espulsione, avvenuta a giugno, di due diplomatici olandesi dall'ambasciata a Teheran. Una decisione che l'Aja considera «inaccettabile». L'espulsione dei due olandesi aveva fatto seguito, a sua volta all'allontanamento, a giugno, di due diplomatici iraniani dall'Olanda, sospettati di essere coinvolti nell'omicidio di due cittadini di origine iraniana.

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