Sulla campagna elettorale in Israele, oggi, 03/03/2019, i nostri media tacciono, con l'eccezione di un breve pezzo di Vincenzo Nigro su REPUBBLICA a pag.12 che non riprendiamo.
Pubblichiamo invece i risultati del sondaggio commissionato da I24newsTV in associazione con il quotidiano Israel Hayom, diffusi ieri sera online.
Segue il nostro commento
A- La lista blu e bianca di centrosinistra potrebbe , allargare il suo vantaggio sul Likud ma non ha ancora alcuna possibilità di formare il prossimo governo, suggerisce un nuovo sondaggio di Israel Hayom e i24NEWS.
Il sondaggio riporta 38 seggi per Blue and White, sotto la guida di Benny Gantz e Yair Lapid, rispetto ai 29 seggi per il Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu.
L'Unione dei partiti dell'ala destra (comprendente l'Unione nazionale di Habayit Hayehudi e l'estrema destra Otzma Yehudit) dovrebbe avere 9 eletti, diventando così il terzo partito, uno in più degli otto seggi previsti per la nuova destra sotto Il ministro dell'Istruzione Naftali Bennett e il ministro della giustizia Ayelet Shaked.
B - Ciò significa che, nonostante il suo attuale ruolo nei sondaggi, Gantz non sarebbe ancora in grado di costituire una coalizione di governo, perché i partiti di destra hanno più seggi totali dei partiti di sinistra.
Ad esempio, se Gantz dovesse unire le forze con Labour, Meretz e persino il partito Kulanu del Ministro delle Finanze Moshe Kahlon - che si aggira appena alla soglia minima elettorale con quattro seggi previsti - dopo le elezioni, avrebbe comunque solo 55 seggi totali, mentre un governo di destra ne avrebbe 62 con Kahlon.
C - Secondo il sondaggio, Labour e la lista araba Ta'al-Hadash avrebbero vinto sette seggi ciascuno. Shas, United Torah Judaism e Meretz ottengono sei eletti ciascuno. Il partito Gesher di Yisrael Baytenu e della deputata Orly Levy-Abekassis non supera la soglia minima.
D - Alla domanda su chi pensavano fosse più adatto a servire come primo ministro, il 43% degli intervistati ha scelto il primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 36% che ha scelto Gantz e il 21% che ha scelto un candidato diverso o ha detto di non sapere.
Il sondaggio ha anche chiesto agli intervistati se ritengono possibile un governo di unità tra Likud e il partito Blu e Bianco dopo le elezioni, il 28% ha risposto a favore di un governo di unità, il 40% si è opposto, e il 32% ha affermato di non avere una opinione.
Il sondaggio ha anche chiesto per chi avevano votato nelle ultime elezioni della Knesset, solo il 10% ha dichiarato di aver votato per il Likud. Più della metà (58%) ha dichiarato di aver votato per il Labour, il 17% ha votato per Kulanu e il 13% ha votato per la Joint Arab List.
Nostro commento:
L'effetto 'Mandelblit' era prevedibile, di fronte alle accuse dell'avvocatura dello Stato, gli elettori hanno confermato il peso politico della giustizia: prolungare una serie ambigua di illegalità fino ad arrivare addosso alle elezioni, ha dato il risultato previsto. Ma il "punto D" è l'opinione che rende tutt'altro che sicura una sconfitta di Netanyahu: tra tutti i partiti, la coalizione che vince è il centro destra a guida Bibi. Il che fa sperare che gli israeliani, una volta digerita l'entrata in politica di Mandelblit, tornino a riflettere su queste parole: ECONOMIA, SICUREZZA, RAPPORTO CON IL MONDO ARABO SUNNITA, POLITICA ESTERA INNOVATIVA a LIVELLO MONDIALE, L'IRAN sulla DIFENSIVA e ci fermiamo qui, Israele in cima ai dati più positivi come mai prima d'ora. Dati incontrovertibili, non chiacchiere o promesse elettorali.
Staremo a vedere, incrociando le dita.