sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
01.03.2019 Russiagate, accuse contro Donald Trump: 'Tutto falso'
Cronaca di Alberto Flores d'Arcais

Testata: La Stampa
Data: 01 marzo 2019
Pagina: 19
Autore: Alberto Flores d'Arcais
Titolo: «Russiagate, Trump: da Cohen accuse false e senza prove»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 01/03/2019, a pag.19, con il titolo "Russiagate, Trump: da Cohen accuse false e senza prove" l'analisi di Alberto Flores d'Arcais.

Immagine correlata
Alberto Flores d'Arcais

Immagine correlata
Michael Cohen, Donald Trump

«È una cosa terribile che l’audizione falsa di Michael Cohen davanti al Congresso sia stata fissata in coincidenza con questo vertice così importante». Da Hanoi, dove il vertice con Kim si è concluso in modo fallimentare, Donald Trump risponde alle accuse lanciate dal suo ex avvocato con una dichiarazione a metà tra l’ironia e la rabbia. «Avrebbero potuto fissarla fra due giorni, oppure farla la prossima settimana», si è lamentato il presidente Usa durante la conferenza stampa conclusiva, per poi entrare nel merito della «false accuse» lanciate (sotto giuramento) dall’uomo che per dieci anni è stato il guardiano dei suoi segreti.
Se Cohen ha detto «di non avere prove dirette della collusione mia o della mia campagna con la Russia», ha rivendicato subito The Donald, almeno su un punto ha detto la verità. «Ha mentito parecchio, ma è molto interessante che non abbia mentito su questo punto, sulla bufala della Russia: mi chiedo come mai non lo abbia fatto». Il presidente non si è dilungato troppo sull’argomento (vista anche la situazione e il luogo), ma non ha nascosto di «avere cercato di seguire quanto più possibile» della lunga audizione di Cohen davanti alla commissione di controllo della Camera.

Le reazioni al Congresso
In America le reazioni del giorno dopo sono un «mix» di accuse e contro-accuse, che acuiscono ancora di più la spaccatura tra il campo democratico e quello repubblicano sia nei media che nei social network. In qualche commento (del campo liberal) aleggia di nuovo la parola «impeachment» (che resta però impossibile, considerati gli attuali rapporti di forza al Senato), mentre in campo conservatore continua il tentativo di distruggere ogni credibilità di un Cohen «già condannato per aver mentito al Congresso». Ancora una volta un grande risalto mediatico l’ottiene Alexandria Ocasio-Cortez, la giovane deputata «socialista» beniamina delle tv, elogiata per aver posto domande a Cohen a differenza dei suoi omologhi repubblicani: «Come un bravo pubblico ministero, Ocasio-Cortez ha posto le basi fattuali per ulteriori indagini del comitato. Ha fatto una domanda alla volta, ha ascoltato attentamente ogni risposta. Così Cohen ha dato risposte specifiche sulle “pratiche losche” di Trump, creando una “road map” per il futuro», ha scritto il «New York Times». L’ex legale del presidente è tornato ieri al Congresso per una nuova audizione, ma questa volta rigidamente a porte chiuse. Per saperne qualcosa di più bisognerà aspettare le inevitabili «soffiate» ai giornali da parte di qualche deputato presente.

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/ 65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT