Il Presidente delle Comunità ebraiche tedesche chiede alla Banca BSE di chiudere il conto del 'Jewish Voice' perché attivista BDS
Analisi di Benjamin Weinthal
(Traduzione di Yehudit Weisz)
Josef Schuster
Il Presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, che conta quasi 100.000 membri, ha annunciato che la Banca per l'Economia Sociale (BSE - Bank für Sozialwirtschaft) prevede di chiudere il conto di un gruppo che sostiene la campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele.
Gli organi di informazione tedeschi hanno riferito che Josef Schuster, capo della Comunità ebraica, ha dichiarato che la BSE di Colonia intende chiudere il conto dell'associazione “Jewish Voice per una Pace equa in Medio Oriente” a causa del suo sostegno al movimento BDS. Secondo un rapporto dell’agenzia di stampa tedesca DPA della scorsa settimana, il Consiglio centrale degli ebrei in Germania (CCJG) "classifica ‘Jewish Voice’ come antisemita". Il Jerusalem Post ha rivelato per la prima volta che la BSE nel 2017 aveva riaperto un conto intestato a ‘Jewish Voice’ dopo averlo chiuso nel 2016 a causa delle sue attività BDS, in seguito ad un esposto del J Post. Numerose e-mail del J Post ad Harald Schmitz, CEO della banca, non ebbero risposta. Il rabbino Abraham Cooper, vice direttore del Simon Wiesenthal Center, ha detto al J Post che la programmata chiusura del conto è uno “sviluppo estremamente importante, dimostra che i tedeschi capiscono che il BDS non aiuta i palestinesi, che è intrinsecamente contro la pace e che discriminare lo Stato ebraico, è antisemitismo”. Nel 2018 la banca BSE era stata inclusa al settimo posto della top ten dei peggiori focolai di antisemitismo secondo il Wiesenthal Center, a causa della sua difesa del gruppo ‘Jewish Voice’ e del suo rifiuto di chiudere il conto corrente. . Le principali associazioni ebraiche - tra cui il Congresso ebraico mondiale, il Congresso ebraico europeo, il CCJG e il Comitato ebraico americano - hanno invitato Schmitz a chiudere il conto corrente. L’anno scorso Il Consiglio centrale degli ebrei in Germania aveva chiesto alla direzione della banca di porre fine a tutti i rapporti commerciali con quei gruppi che sostengono il boicottaggio dello Stato ebraico, compreso ‘Jewish Voice’. L'anno scorso, la Fondazione Magnus Hirschfeld, organizzazione tedesca che difende i diritti umani delle persone LGBT, ha chiuso il suo conto con la BSE per protestare contro le sue attività anti-israeliane. Lo scorso aprile, la filiale tedesca di Keren Hayesod-United Israel Appeal, l'importante organizzazione pubblica israeliana diffusa in tutto il mondo, che raccoglie fondi per promuovere la sicurezza dello Stato ebraico, ha annunciato di aver chiuso il conto per lo stesso motivo. “In Germania non deve esistere alcun lasciapassare per l’antisemitismo e per l’odio verso Israele”, ha dichiarato Sammy Endzweig, Presidente del Keren Hayesod tedesco, in una dichiarazione che spiega la chiusura del conto corrente. “E solo perché un'organizzazione è etichettata come ‘ebrea’- perchè in parte è stata fondata da ebrei - non significa che rifletta la posizione della comunità ebraica in Germania”. A settembre, la filiale tedesca del Keren Keyemeth LeIsrael - Jewish National Fund (JNF-KKL) aveva dichiarato di aver chiuso il suo conto presso la BSE, perché " è a conoscenza del costante sostegno degli obiettivi del movimento antisemita BDS, da parte dell'associazione ‘Jewish Voice’. Ci rammarichiamo che la BSE non abbia tratto le conclusioni necessarie nonostante la pressione dell'opinione pubblica per chiudere definitivamente quel conto corrente”. La ‘Jewish Voice’ tedesca si auto definisce come organizzazione partner di ‘Jewish Voice for Peace’ con sede negli USA. Nella primavera 2017, in una conferenza a Chicago, aveva organizzato una conferenza della terrorista palestinese Rasmea Odeh. Il capo dell'ONG aveva dichiarato che ‘Jewish Voice for Peace’ era "onorata di ospitarla ".
Benjamin Weinthal