Riprendiamo dalla STAMPA - TuttoScienze di oggi, 20/02/2019, a pag.31, con il titolo "Il pinzimonio cresce in versione 4.0", il commento di Fabiana Magrì.
Fabiana Magrì
Mai più al supermercato senza smartphone. Presto servirà per scansionare il «Qr code» sulla confezione di insalata e accedere a ogni dettaglio, non solo sul luogo di provenienza ma sull’ottimizzazione dei consumi di acqua, energia e fertilizzanti che rendono il prodotto più sano ed etico. Negli Usa c’è già una data: settembre 2019. Nei prossimi sei mesi i fornitori di verdure a foglia che vorranno restare sugli scaffali di Walmart dovranno caricare i loro dati sulla blockchain.
«In Italia, un Paese così attento alla qualità, sfruttare il digitale per garantire il ciclo produttivo agricolo può andare a vantaggio del consumatore, ma anche delle aziende che puntano sull’eccellenza: così la certificano in modo “trusted”». Al termine di una missione in Israele per saggiare l’innovazione di imprese e start-up nell’agritech Massimo Mancini, responsabile dello sviluppo in Fastweb, anticipa a «Tuttoscienze» l’intenzione di entrare come «player» in questo settore, nuovo per l’azienda. « Fastweb ha avviato un percorso nei servizi della “Agricoltura Smart”, basati sulle soluzioni dell’Internet delle Cose. L’obiettivo è avviare sperimentazioni di digitalizzazione dei processi produttivi nel settore agricolo grazie all’uso sinergico di reti in fibra ottica, cloud computing e 5G».
Quando si dice «capitare a fagiolo». Nelle stesse ore l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e il Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università di Brescia presentavano un’indagine sulla crescita esponenziale dell’Agricoltura 4.0 in Italia: 400 milioni nel 2018, +270%. L’innovazione digitale nell’agrifood sta aumentando la competitività del settore e migliora il Made in Italy alimentare.
Le imprese che hanno adottato soluzioni per l’agricoltura di precisione e interconnessa hanno migliorato l’efficienza, riducendo tempi e costi. Naturalmente - osserva Mancini - «chi digitalizzerà prima avrà un vantaggio competitivo e per accompagnare le aziende attraverso questa fase dobbiamo noi, per primi, accumulare esperienza e competenze». In Israele l’azienda italiana di telecomunicazioni, accompagnata da alcuni partner, ha quindi incontrato una serie di aziende che offrono una pluralità di soluzioni: chi produce sensori, chi utilizza droni, chi si appoggia ai satelliti e chi integra tutto con l’Intelligenza Artificiale.
La start-up Saturas sta sviluppando un «Decision Support System» basato su un sensore incorporato nei tronchi di alberi, viti e altre piante: fornisce dati per ottimizzare l’irrigazione, ridurre il consumo di acqua e aumentare produzione e qualità dei prodotti. AgriTask, invece, consente agli agricoltori di seguire ogni aspetto del raccolto e migliorare i profitti grazie all’analisi delle immagini da satellite o da droni. Se Mottes offre trasmissioni affidabili dei dati tramite reti cellulari e Internet, uno degli incontri più convincenti resta quello con Netafim. Il suo ultimo prodotto, NetBit, è un sistema integrato di sensori collocati nei campi che raccoglie informazioni su suolo, coltivazioni e irrigazione: invia i dati all’unità di controllo, seleziona il programma d’irrigazione e applicazione di fitonutrienti e, grazie all’Intelligenza Artificiale, si migliora automaticamente ogni volta che acquisisce nuove informazioni da previsioni meteo e immagini satellitari.
«Nelle prossime settimane - continua Mancini - individueremo i partner con cui avviare i primi confronti su collaborazioni e modelli di business, nonché sul processo che consentirà di fare sistema tra i vari attori», perché per garantire un prodotto dall’origine è necessario tracciare tutta la catena: dalla semina fino alla raccolta. A questo scopo la blockchain si adatta benissimo tanto che, secondo l’Osservatorio Smart Agrifood, anche in Italia cresce l’interesse per le applicazioni nella filiera alimentare. Alla combinazione di blockchain e «Internet of Farming» sarà poi indispensabile applicare i vantaggi del 5G, perché i sistemi integrati di sensori avranno bisogno di reti sempre più veloci per comunicare in tempo reale.
La nuova modalità di connessione, già ritenuta fondamentale per le auto a guida autonoma e per l’Industria 4.0, troverà, secondo Fastweb, un’applicazione ideale anche nell’Agricoltura 4.0 proprio grazie all’«upgrade» delle comunicazioni. È la nuova frontiera della trasparenza che rivoluzionerà il modo in cui facciamo la spesa e stimolerà il mondo imprenditoriale e quello politico a prendere decisioni più consapevoli.
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