Gentile signora Faith La seguo oramai da tanto tempo e, sono sempre d' accordo su quello che Lei scrive.Questa volta però devo dissentire.Io sono cattolico ma non credente. Penso che il Dio degli ebrei, non se ne prenda a male se questi ragazzi cantino in un giorno di festa e sacro per gli ebrei osservanti Anzi il vostro Dio sara' ben felice di fare conoscere al mondo degli incredibili come dice lei, talenti. Poi ognuno è libero di sceglierei Eurovision Song Contest e' una grande opportunità per nuovi talenti.
Shalom e cordiali saluti.
Renzo Pecchioli, Firenze
Gentile Renzo,
Da ebrea non credente la penso esattamente come lei ma conosco bene il pensiero dei nostri religiosi osservanti e rispettosi dello Shabbat. Loro non sgarrano, non impongono niente agli altri ma sono molto decisi per quanto riguarda il loro modo di vivere la religione che è parte preponderante della loro vita quotidiana. L'osservanza dello Shabbat è forse la pietra miliare su cui si basa la fede ebraica per cui, in passato, sono state sacrificate molte vite. Pensiamo solo all'Inquisizione che mandò al rogo centinaia di migliaia di ebrei che rifiutavano di rinnegare lo Shabbat, il suo significato e tutto quello che da esso deriva. I Saggi dicono che il rispetto dello Shabbat riconosce la benedizione del riposo che è un atteggiamento intellettuale non solo fisico. Ricordiamoci inoltre che l'atteggiamento degli ebrei rispetto all'osservanza del sabato per tutti, anche per gli animali, ha insegnato al resto del mondo l'importanza di porre un limite al lavoro (il mondo antico non ebraico non conosceva il riposo ed era un obbligo lavorare sette giorni su sette), che deve essere dignità e non solo fatica, e dedicarsi allo studio, alla preghiera , alla famiglia. Per chi è osservante è semplicemente impossibile passare oltre, per chi, come lei e come me, non crede è forse altrettanto impossibile capirne completamente il significato.
Un cordiale shalom