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La Stampa Rassegna Stampa
07.02.2019 La storia di Judah Samet, sopravvissuto alla Shoah e all'attentato alla sinagoga di Pittsburgh
Invitato da Trump,commento di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 07 febbraio 2019
Pagina: 13
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Il deportato a Dachau, militari e bimbi sul palco d'onore»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 07/02/2019, a pag. 13 con il titolo "Il deportato a Dachau, militari e bimbi sul palco d'onore" la cronaca di Paolo Mastrolilli.

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Paolo Mastrolilli

 

 

Il sopravvissuto dei lager scampato anche dalla strage nella sinagoga di Pittsburgh; il poliziotto ferito sette volte mentre cercava di fermare il killer; il deportato a Dachau e i veterani americani che avevano contribuito a liberarlo; il padre di un marinaio ucciso nell’attentato di al Qaeda contro la nave USS Cole. Gli ospiti di Trump al discorso sullo stato dell’Unione, come sempre accade in queste occasioni, sono stati scelti per sottolineare con storie di vita reale i suoi punti politici.

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Judah Samet


Judah Samet, 81 anni e originario dell’Ungheria, è sopravvissuto tanto all’Olocausto, sfuggendo alla morte a Bergen Belsen, quanto all’attacco dell’ottobre scorso contro la Tree of Life Congregation di Pittsburgh, perché era arrivato quattro minuti in ritardo. Timothy Matson invece è il poliziotto che era accorso per fermare la strage, ed è stato ferito sette volte mentre cercava di fermare il killer. Trump ha usato questa tragedia per sottolineare il pericolo dell’antisemistismo risorgente, e insieme esaltare il meglio dello spirito americano nelle forze dell’ordine.
Joshua Kaufman, 90 anni, a Dachau era stato costretto a rimuovere i cadaveri degli ebrei uccisi nelle camere a gas con il Zyklon B. Dopo la guerra si era trasferito in Israele, dove aveva prestato servizio nelle forze armate, e poi a Los Angeles. Martedì sera ha ritrovato Irving Locker ed Herman Zeitchik, veterani che avevano partecipato allo sbarco in Normandia, e poi avevano liberato dei campi di concentramento, tra cui proprio Dachau. Vite evidenziate per ricordare il meglio della storia americana, e unificare il paese oggi diviso intorno ai suoi valori fondanti.
Tom Wibberley è invece il padre del marinaio Craig Wibberley, ucciso nell’attacco contro la nave americana Cole, che aveva rappresentato l’inizio dell’offensiva di al Qaeda, e ricorda la necessità di continuare a combattere il terrorismo.
Debra Bissell, Heather Armstrong e Madison Armstrong sono parenti di Gerald e Sharon David, uccisi da un immigrato del Guatemala ritenuto illegale, e insieme all’agente della Homeland Security Elvin Hernandez hanno richiamato l’attenzione sul tema delle migrazioni e del muro. Buzz Aldrin, il secondo uomo a mettere piede sulla Luna, ha rilanciato l’ambizione degli Usa e tornare nello spazio, mentre la ragazzina di dieci anni Grace Eline, sopravvissuta ad un tumore al cervello, ha commosso e rafforzato l’impegno per debellare il cancro soprattutto fra i bambini.

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