IC7 - Il commento di Andrea Jarach
Dal 27 gennaio al 2 febbraio 2019
Il robot spaziale
https://www.jns.org/israeli-german-space-partnership-a-milestone-for-the-future-moon-colony/
SpaceIL Beresheet è un robot spaziale, tra due settimane porterà il Maghen David ad atterrare sulla Luna. Avete letto bene. Solo 73 anni dopo la fine della Shoah e 70 dalla nascita dello Stato di Israele avverrà qualcosa che neanche la fantasia visionaria di Theodor Herzl poté immaginare: una navicella spaziale tutta israeliana atterrerà e si muoverà sulla superficie del Mare della Serenità, sulla Luna! Parliamo spesso di miracolo israeliano. Beh adesso ci siamo davvero in mezzo, questa missione che a breve si svilupperà con la Israel Space Authority in una sorta di montacarichi per le basi lunari, prevede che Israele sia il quarto paese della terra a portare sulla Luna un proprio mezzo. Solo Stati Uniti, Russia, Cina lo hanno preceduto. Il progetto Beresheet è stato quasi interamente finanziato da privati e istituzioni per solo 95 milioni di dollari... incredibile anche da questo punto di vista. Partirà il 19 febbraio da Cape Canaveral (Florida). Questa notizia ci porta con il pensiero al grande Ilan Ramon.
Ilan Ramon
Lo sfortunato eroe che a nome di Israele volò sullo Shuttle che si incendiò nel febbraio 2003. Aveva portato con se nello spazio il disegno della luna realizzato da un giovane ebreo vittima della Shoah e ritrovato nei campi di sterminio e conservato allo Yad Vashem. Ma la notizia che più mi ha toccato è che al recente meeting sullo spazio tenuto a Tel Aviv e intitolato a Ilan Ramon, una azienda leader nella fabbricazione di satelliti tedesca (OHN) abbia siglato un accordo di sviluppo comune di un progetto spaziale con la Israel Space Authority. Solo 75 anni fa l’industria tedesca funzionava con gli schiavi ebrei dei campi di lavoro. E aveva come scopo la distruzione del mondo libero. I campi di sterminio diedero vita alla Soluzione Finale della questione ebraica. Che aveva come scopo l’eliminazione degli 11 milioni di ebrei europei.
Oggi la Germania risulta essere uno dei partner tecnologici principali di Israele. E insieme sviluppano il futuro dell’Umanità nello spazio. C’è di che commuoversi davvero. Dimenticando per un momento i venti di guerra che soffiano sempre più violenti con l’Iran. Ma anche in questo campo vale la pena di riflettere sul fatto che la più forte arma di difesa strategica e deterrenza di Israele sono i sottomarini classe Dolphin, armati di missili balistici intercontinentali. Come silenziosi guardiani proteggono Israele dagli abissi marini. E i Dolphin escono dai cantieri navali della Germania. E per finire un grazie a Frau Angela Merkel che ha ribadito pubblicamente questa settimana il diritto di Israele di difendersi dalle minacce iraniane in Siria. Dal “Juden raus” a oggi ne abbiamo fatta di strada!
Andrea Jarach, presidente nazionale Keren Hayesod Italia
www.khitalia.org