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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.02.2019 Dalla Shoah all’antisemitismo: come renderlo rispettabile
Analisi di Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 febbraio 2019
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Dalla Shoah all’antisemitismo: come renderlo rispettabile»

Dalla Shoah all’antisemitismo: come renderlo rispettabile
Analisi di Manfred Gerstenfeld

 (Traduzione di Angelo Pezzana)

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La tragedia della Shoah subisce frequenti manipolazioni, che non si limitano a diminuirne il dato criminale. Analizzare questo fenomeno può insegnarci molto per capire esperienze simili nella società contemporanea. L'assassinio di sei milioni di ebrei e altri crimini correlati è stato così orrendo che molte nazioni, anche a livello individuale, hanno tentato di nascondere i loro ruoli in quei tragici eventi.
Questa volontà di negare le proprie responsabilità ha portato a una massiccia manipolazione della storia.
Ecco alcuni esempi di ciò che è successo.

Il governo comunista della Germania Est separò il regime criminale di Hitler dal popolo tedesco, sostenendo che tutti coloro che avevano votato per i nazisti e applaudito Hitler,non  consapevoli dei loro atti criminali, ma solo delle loro intenzioni, quindi erano innocenti.
Nella Germania occidentale è stata diffusa per molti anni la tesi che gli omicidi di massa degli ebrei durante la Shoah sono stati opera delle sole SS e delle SA (Stormtroopers), con la collaborazione dei Paesi occupati, negando che il regolare esercito tedesco, la Wehrmacht, fosse coinvolta negli omicidi di massa.
Ci sarebbero voluti quarant'anni dopo la guerra, quando una mostra organizzata dall'istituto di ricerca sociale di Amburgo rivelò la partecipazione della Wehrmacht allo sterminio attivo degli ebrei e di molti altri crimini.
Il nazista Martin Heidegger, è stato probabilmente il principale filosofo europeo durante la seconda metà del XX secolo. Ha attribuito alla "modernità" la responsabilità della criminalità tedesca della Shoah. Una scelta intellettuale per negare la responsabilità tedesca sui suoi crimini enormi.

Un esempio simile di manipolazione che ha ricevuto grande pubblicità, è il caso di Kurt Waldheim, presidente dell'Austria dal 1986 al 1992. Prima della guerra, Waldheim era stato membro di un corpo alpino delle SA. Svolse anche un ruolo significativo nelle unità militari che hanno commesso crimini di guerra, pur non avendone né ordinati né commessi personalmente. Nel corso degli anni, respinse sempre tutte le accuse che riguardavano fatti specifici.
Uno dei principali esempi di estraneità alle accuse è stato il presidente americano  Franklin D. Roosevelt durante la guerra. A New York, i documenti che lo riguardano, incolpano il Dipartimento di Stato per l'inattività degli Stati Uniti durante il periodo della Shoah, un tipico caso di manipolazione, deviare le proprie responsabilità attribuendole ad altri.
Un altro esempio di forte manipolazione che coinvolge gli Stati Uniti si è verificato nel 1985. Il cancelliere tedesco Helmut Kohl invitò il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan a visitare il cimitero militare di Bitburg. Ad una prima impressione, sembrava che vi fossero sepolti solo i soldati e gli ufficiali della Wehrmacht, che, come accennato prima, era pur sempre stata coinvolta in atti atroci di omicidi di massa di ebrei.
La visita, quindi, fu un primo atto di ripulitura del passato. Poco dopo l'annuncio della visita, si appresero notizie molto più gravi, anche i membri delle SS erano sepolti nello stesso cimitero.
Nelle sue memorie, Elie Wiesel dedica un intero capitolo alla vicenda Bitburg: "La tattica tedesca è ovvia; sbianchettare le SS. È il passo finale in un piano attentamente concepito. Per cominciare, la Germania ha riabilitato la "normale", "innocente" Wehrmacht. E ora, grazie a Kohl, è stato il turno delle SS. e una volta aperta la porta, anche i torturatori e gli assassini sarebbero stati ammessi. " Gli odiatori degli ebrei d’anteguerra non avevano bisogno di  un antisemitismo ’moderato’. L'odio era stato accettato all'interno della cultura di molti paesi europei.

Dopo la Shoah, l' antisemitismo tradizionale non era più politicamente corretto. Occorreva dare una nuova veste ripulita dall’odio precedente.
Sono molte le tecniche, più o meno le stesse nel tempo.
Analizzando come vengono applicate a crimini significativi, consente di comprendere gli elementi essenziali di questa metodologia.
Un esempio tra tanti sono i molteplici sforzi per mascherare l'antisemitismo, a volte estremo e non sempre ignorante, nel partito laburista britannico.
La condanna di Israele da parte di molti paesi occidentali si basa su questa tecnica: "ti condanniamo perché noi siamo morali mentre ti commetti atti immorali."
Indagando, diventa chiaro che qualunque atto immorale che Israele possa commettere, sono spesso minori rispetto a quelli di coloro che li condannano.

Dittature criminali fanno parte del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, che dovrebbe essere responsabile della promozione e la protezione dei diritti umani in tutto il mondo. I membri del Consiglio, invece, sono in gran parte esenti dalle indagini sui crimini dei diritti umani che avvengono nei loro paesi.
Le tecniche di ripulitura dell’immagine sono così numerose che possiamo ricordarne solo alcune.
Le attuali statistiche degli incidenti antisemiti in Germania sono fortemente manipolati.
Gli attacchi in cui gli autori sono sconosciuti sono attribuiti sempre alla destra. Ci sono stati persino alcuni studi per i quali gli immigrati musulmani in Germania non hanno nulla a che vedere con l'antisemitismo.
Eppure i risultati del principale studio del 2018 condotto dall'Agenzia dei Diritti Fondamentali sulle percezioni ebraiche dell'antisemitismo in dodici paesi europei, mostrano come i musulmani sono tra i principali responsabili di attacchi contro gli ebrei.

Sono pochissime le istituzioni che si occupano di antisemitismo, una questione apparentemente secondaria che non riceve un'attenzione sistematica nella maggior parte dei media.. Questa assenza di attenzione rende facile ai manipolatori di continuare il loro sporco lavoro.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC.


info@informazionecorretta.com

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