Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 03/02/2019, a pag.11, con il titolo "L'Emirato che guarda a Occidente" l'analisi di Giordano Stabile
Nel puzzle delle alleanze occidentali in Medio Oriente gli Emirati Arabi Uniti sono il tassello più sicuro. La federazione di sette Stati si regge sul dualismo fra Dubai e Abu Dhabi, le due città più importanti. La prima è stata trasformata da villaggio di pescatori ed ex pirati in un hub commerciale e finanziario, che verte su gigantesco aeroporto, con 90 milioni di passeggeri all'anno e destinazioni in tutto il mondo. Questo ne fa un luogo tollerante nei costumi e nei confronti delle altre religioni, considerando che il 90 per cento della popolazione è costituita immigrati, soprattutto asiatici, e che il sistema legale è un misto di sharia e codice britannico. Abu Dhabi, dalla società più conservatrice, resta il centro politico e militare, imperniato sull'alleanza con gli Stati Uniti, rafforzata sotto la guida del principe ereditario Mohammed bin Zayef. La base di Al-Dhafra, 30 km a Sud della capitale, ospita 3.500 soldati americani ed è la retrovia logistica per la guerra in Afghanistan e il contenimento dell'Iran. L'incredibile sviluppo, a suon di record come il grattacielo più alto al mondo e un Pil pro capite di 40 mila dollari all'anno, è stata favorito dal petrolio, 3 milioni di barili al giorno, e dalla stabilità. Gli Emirati sono rimasti fuori dalle guerre che hanno indebolito i rivali, a cominciare dal Libano negli Anni Settanta. In più Abu Dhabi e Dubai hanno un vantaggio rispetto ai concorrenti nel Golfo. L'Arabia Saudita produce più greggio ma ha il triplo della popolazione e non può ospitare soldati occidentali. Lo vieta un hadith, un detto del Profeta: «Espellete ebrei e cristiani dalla penisola arabica». Le coste del Golfo non sono però considerate «penisola arabica», e per questo le truppe americane dal 2003 si sono spostate negli Emirati Arabi e nel Qatar. Quest'ultimo è legato agli Usa ma troppo vicino alla Fratellanza musulmana e poco disposto a normalizzare irapporti con Israele. Dubai e Abu Dhabi restano insostituibili.
Giordano Stabile
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