Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 02/02/2019, a pag.19 con il titolo "La ribellione per il museo delle salcicce vicino al lager" la cronaca di Jeanne Perego
L'ingresso al campo di Buchenwald
Era quasi fatta. All'ultimo, però, sarebbe stata accantonata l'idea di trasferire il museo dedicato alle salsicce del land tedesco della Turingia su un'area annessa al campo di concentramento di Buchenwald. Proprio in quell'area, da settembre 1944 a febbraio 1945, furono costrette a lavorare come schiave per produrre munizioni circa 700 donne ebree polacche e ungheresi, deportate da Auschwitz dove sarebbero state riportate qualora non fossero più state in grado di lavorare. L'idea di spostare il museo dall'attuale sede di Holzhausen al sito vicino a Mühlhausen dove si trovava la struttura del campo di concentramento è stata resa nota proprio sul portale del museo che propone installazioni e animazioni riferite alla tipica specialità culinaria: «Dopo aver cercato a lungo una nuova possibile sede in tutta la Turingia abbiamo trovato la perfetta simbiosi tra posizione, investitore e comunità. La combinazione offre il potenziale per una partenza rapida e uno sviluppo senza limiti». Previste nel progetto anche le aperture di un hotel e un teatro.
II mezzo-dietrofront
Travolta dalle polemiche, l'amministrazione municipale di Mühlhausen ha però fatto marcia indietro, dopo una prima autorizzazione votata nella serata di giovedì scorso. Il Consiglio comunale aveva approvato il progetto senza far riferimenti al significato storico del luogo. Solo un consigliere aveva votato contro, ma per altri motivi: il Museo delle salsicce sarebbe stato un omaggio all'industria della carne. Il sindaco Johannes Bruns e il commissario contro l'antisemitismo del land tedesco della Tìuingia, Benjamin-Immanuel Hoff, hanno annunciato nella serata di ieri che si vedranno al più presto «per trovare un accordo su un'altra sede per il museo». L'ipotesi di trasferire il museo dedicato alle salsicce nell'area di Buchenwald aveva scatenato reazioni nelle comunità ebraiche. Rikola Gunnar Lüttgenau, storico e direttore della Fondazione del Memoriale di Buchenwald, aveva condannato il progetto dicendo che «dimostra mancanza di sensibilità e coscienza storica». Per la deputata della sinistra Left al parlamento della Tùringia, invece, il luogo «dovrebbe essere usato per commemorare la sua storia e mettere sotto i riflettori gli attuali rischi di antisemitismo in Germania». Per il rabbino Abraham Cooper, vicedirettore del Simon Wiesenthal Center, «è stato un vergognoso attacco alla memoria. Alcuni in Germania dimenticano le proprie responsabilità nei confronti della Storia».