Nel leggere l'articolo della Nirenstein (kol ha-cavod) sull'odio legittimo contro Israele, voglio aggiungere qualcosa. Senza tergiversare su questo morbo sociale, metto il dito nella piaga, per evitare frantumazioni delle responsabilitą. La base di questa malattia nasce, a mio avviso, con il Concilio di Nicea, da cui si espanderą a macchia d'olio in tutta Europa. La Shoą č stata condivisa e facilitata da tutte le popolazioni cristiane dai Pirenei agli Urali, avverse ai Giudei da preconcetti religiosi assurdi come il deicidio, dallo stereotipo di Giuda Iscariota, simbolo del tradimento, dal complottismo politico dei Protocolli ecc. Cosa fare? Per sconfiggere questa malattia č necessaria una buona diagnosi, che consiste nell'additare proprio nella religione cristiana la presenza dei germi che alimentano la febbre dell'antisemitismo e come cura una dose da cavallo di farmaci adatti. come mai difatti sono sempre i giornaloni del Vaticano ad attaccare Israele, persino arrampicandosi sugli specchi? Shavua tov.
Fulvio Canetti
Gentile Fulvio,
Il Concilio di Nicea ha dato il via alla diffusione del virus dell'antisemitismo tramandato poi di generazione in generazione fino ai giorni nostri. E' un fatto che l'odio per gli ebrei č inesistente in paesi non cattolici come la Cina e quelle parti dell'India dove non vi sono musulmani. L'antisemitismo č una malattia mentale che colpisce i paesi di cultura cristiana e islamica ed č talmente profonda nel DNA delle persone che nemmeno la Shoah č riuscita ad estirparla. Sono quindi pessimista e non credo che si riuscirą mai a sconfiggerla.
Un cordiale shalom