Shoah, commemorazione a Monaco: i deputati AfD se ne vanno Cronaca di Walter Rauhe
Testata: La Stampa Data: 24 gennaio 2019 Pagina: 15 Autore: Walter Rauhe Titolo: «La Baviera commemora la Shoah. I deputati AfD abbandonano l’aula»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/01/2019, a pag.15, con il titolo "La Baviera commemora la Shoah. I deputati AfD abbandonano l’aula" la cronaca di Walter Rauhe.
Walter Rauhe
Hanno abbandonato in gruppo la cerimonia commemorativa in ricordo delle vittime dell’Olocausto e sono tornati in aula solo al termine dell’evento. La destra populista dell’Alternative für Deutschland torna a far parlare di sé con un gesto a dir poco provocatorio e di cattivo gusto. È accaduto ieri nel parlamento regionale della Baviera, in occasione della tradizionale seduta dei deputati per la Giornata della memoria in onore delle vittime della Shoah. A parlare ai deputati è, per l’occasione, la sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti e presidente della comunità ebraica dell’Alta Baviera, Charlotte Knobloch, che senza tergiversare si rivolge direttamente ai deputati dell’ultra-destra populista, invitandoli a rispettare gli articoli elencati sulle pagine della Costituzione tedesca, il testo sul quale hanno prestato giuramento nel momento del loro ingresso nel Parlamento. Knobloch critica aspramente le posizioni negazioniste assunte da diversi esponenti del partito, la loro minimizzazione dei crimini commessi dalla Germania di Adolf Hitler, le loro visite organizzate all’interno dei campi nazisti, nel corso delle quali diversi deputati dell’AfD hanno messo in discussione l’esistenza stessa delle camere a gas.
Charlotte Knobloch
Democrazia in pericolo «Simili partiti calpestano con i piedi i valori della nostra Costituzione e della nostra società civile», ha dichiarato Charlotte Knobloch nel suo discorso, sostenendo che alcune frange del Partito rappresenterebbero un pericolo per la stessa democrazia. A questo punto, gran parte dei deputati del partito si è alzato in piedi e ha lasciato in segno di dimostrazione e chiassosamente l’aula parlamentare per protestare contro il discorso della presidente della comunità ebraica. Un’azione a dir poco provocatoria, mirata a disturbare la solenne cerimonia dando precedenza al proprio orgoglio ferito, piuttosto che al rispetto dei milioni di vittime del nazionalsocialismo.
Ombre di neonazismo I rappresentanti di tutti gli altri partiti hanno risposto all’azione dell’ultra-destra alzandosi in piedi e applaudendo in segno di solidarietà a Charlotte Knobloch. Ma è probabilmente anche a causa di simili comportamenti che i servizi segreti interni del Bundesverfassungsschutz hanno deciso la settimana scorsa di prendere in esame più attentamente le attività del partito populista e i discorsi di alcuni suoi esponenti più radicali. Secondo l’intelligence tedesca, alcune frange del partito e la sua federazione giovanile Junge Alternative avrebbero mostrato tendenze estremiste e sovversive, e sarebbero in stretto contatto anche con gli ambienti dell’estrema destra neonazista. In seguito alla drastica misura annunciata dai servizi segreti, il partito ha perso diversi punti scendendo nei sondaggi a quota 13%, il risultato più basso da un anno a questa parte. Negli ultimi mesi, inoltre, il partito è finito nell’occhio del ciclone anche a causa di tutta una serie di scandali attorno a finanziamenti illeciti provenienti dalla Svizzera e mai dichiarati pubblicamente, come prescritto dalla legge sul finanziamento dei partiti.
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